Darmian col colpo da biliardo firma l'1-0 all'Atalanta. L'Inter va in semifinale di corto muso
Il risultato spesso non rispecchia quello che si è visto in campo. Questa volta sì: l'1-0 all'Atalanta che vale la semifinale di Coppa Italia è l'istantena perfetta, una fotografia che inquadra alla perfezione la prestazione di un'Inter in alcuni tratti ansiosa di imporsi, ma quasi mai in grossa difficoltà. Il match coi bergamaschi viene deciso da un acuto di Matteo Darmian, piazzato come braccetto destro al posto di Milan Skriniar, non convocato dopo la telenovela di mercato. Il numero 36 ha risposto presente, ancora una volta: braccia larghe dopo il tiro chirurgico a prendersi gli applausi di San Siro. Tutti meritati.
Poche emozioni e tanta confusione nel primo tempo
Poche sorprese e parecchie certezze nelle scelte iniziali dei due tecnici. Sia Inzaghi che Gasperini si sono affidati all'attaccante di peso: da un lato Zapata è stato supportato da Boga, dall'altro Lukaku si è appoggiato a Lautaro Martinez. Le scelte e le indicazioni sono state chiarissime, nette, decise. Le palle gol invece non si sono fatte vedere per un tempo intero, con i nerazzurri di casa più propositivi ma comunque bloccati dalla staticità della retroguardia orobica.
Soltanto Barella ha dato una scossa al match - una conclusione rasoterra bloccata da Musso -, ma per il resto il primo tempo di San Siro è scivolato via tra accese proteste e qualche sbavatura di troppo. Due le situazioni pericolose al tramonto del primo tempo, una per parte: prima Calhanoglu ha abbattuto il palo, poi Zapata da due passi si è divorato l'impossibile.
L'Inter vince di corto muso, Darmian porta i nerazzurri in semifinale
Nella ripresa invece il copione è cambiato notevolmente, a partire dal tiro di Gosens e la risposta immediata di Maehle, conclusioni entrambe alte ma che hanno rappresentato un segnale abbastanza chiaro. La gara è cambiata definitivamente al 56' quando Darmian, dopo un'ottima giocata di Lautaro, ha trovato la rete del vantaggio con un diagonale imparabile per Musso. Da quel momento in poi il match ha preso una piega differente, Gasperini ha provato a scardinare la difesa di casa col solito tridente e l'ingresso in campo di Hojlund e Lookman.
La reazione ospite si è vista, ma al di là di un paio di fiammate l'Inter è riuscita a tenere il risultato senza mai forzare, gestendo senza mai andare realmente in difficoltà. E la qualificazione conferma lo stato di forma di una squadra che quando non spegne la luce riesce sempre a mettere in campo qualcosa in più rispetto all'avversario.
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Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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