Ziliani: "Lautaro non ha mai parlato di Calhanoglu, come si permette Marotta?"

Il giornalista Paolo Ziliani fa alcune riflessioni sulla coda polemica seguita all'eliminazione dell'Inter dal Mondiale per Club: "Lautaro non ha mai parlato di Calhanoglu. Lautaro pensava e diceva (senza far nomi) molto di più. Giusto o sbagliato che sia il suo pensiero, il capitano ritiene che nel gruppo Inter le cose non vadano più per il verso giusto per lo scarso e diminuito impegno che vede in alcuni compagni in partita e forse non solo in partita; e poiché la sua personale soglia di sopportazione dopo lo 0-2 col Fluminense è stata superata ha pensato che una denuncia aperta e pubblica fatta in tv non fosse più rinviabile. Ha agito bene? Ha agito male? Non è importante qui stabilirlo. La sola cosa certa è che Lautaro non ha inteso fare nomi; tantomeno un solo nome. Nome che invece si è affrettato a fare del tutto arbitrariamente e gratuitamente il presidente Marotta improvvisatosi traduttore simultaneo del pensiero del capitano.

La domanda che è sorta subito spontanea, sentite le parole del presidente, è stata: ma come si permette Marotta di far dire a Lautaro una cosa che Lautaro non ha mai detto, di individuare un bersaglio che Lautaro non ha mai individuato? Se Lautaro avesse ritenuto di fare un nome l’avrebbe fatto. E in ogni caso dallo sfogo del capitano appariva evidente che l’argentino si riferisse a una molteplicità di compagni di squadra, non certo a uno solo. Se il problema dell’Inter fosse stato, e fosse, solo Calhanoglu, Lautaro non sarebbe mai andato in tv a piagnucolare: gli sarebbe bastato affrontare il compagno a tu per tu nello spogliatoio, lontano da occhi indiscreti e magari alla presenza di Marotta. Invece il problema è per lui ben più ampio e più esteso: e Lautaro era andato a denunciarlo anche perché la società, questo problema, lo stava evidentemente trascurando".