Zenga: "In porta mi piacerebbe un italiano, ma mi fido della dirigenza dell'Inter"

Zenga: "In porta mi piacerebbe un italiano, ma mi fido della dirigenza dell'Inter"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 22:00News
di Alessandra Stefanelli

Walter Zenga torna a parlare di calcio italiano e lo fa con la schiettezza che lo ha sempre contraddistinto. L’ex storico portiere dell’Inter ha risposto alle domande dei follower soffermandosi su un tema a lui caro: il ruolo del portiere, che considera uno dei veri punti di forza del nostro movimento.

Alla domanda sui migliori numeri uno in circolazione, Zenga non ha avuto dubbi: “Rimango sugli italiani, senza nulla togliere a Maignan, Svilar, Milinkovic e altri”. Per l’Uomo Ragno la fotografia è chiara: “Oggi l’Italia calcistica tra i pali è coperta abbondantemente”. Una convinzione rafforzata da una lista ricca di qualità e affidabilità: Donnarumma, Vicario, Carnesecchi, Meret, Caprile, Di Gregorio, Falcone, “tanti e tutti davvero bravi”.

Parole che certificano come la tradizione italiana dei portieri non si sia mai interrotta, ma anzi continui a produrre talento. Secondo Zenga, il presente è solido e il futuro offre ampie garanzie, con profili giovani pronti a raccogliere il testimone.

Inevitabile, poi, uno sguardo sul futuro dell’Inter. Alla domanda su chi potrebbe difendere la porta nerazzurra nella prossima stagione, Zenga ha espresso una preferenza precisa: “Mi piacerebbe un italiano come Vicario, Carnesecchi o Caprile”. Scelte che rispecchiano la sua filosofia: portieri affidabili, già pronti ma con margini di crescita importanti.