Zanetti: "Lautaro mi impressionò a 19 anni, ha un grande senso di appartenenza"
Ospite del canale YouTube Calcio Franco, Javier Zanetti ha ripercorso alcune tappe fondamentali della sua carriera all’Inter e si è soffermato anche sull’attualità nerazzurra, tra il presente di Lautaro Martinez e il futuro dei giovani Pio Esposito e Nico Paz.
Guardando indietro, Pupi non ha dubbi sulla partita che vorrebbe rigiocare:
“Sicuramente quella di Madrid perché era la mia 700ª presenza in nerazzurro, per il significato che ha avuto. Ero il capitano e abbiamo riportato la Champions a Milano dopo 45 anni, è stata una notte molto emozionante”, racconta.
Zanetti ricorda la forza di quel gruppo e l’impatto di Mourinho:
“Eravamo un gruppo molto forte, guidato da un grandissimo condottiero come Mourinho che ci convinse che potevamo vincere tutto. Noi vincevamo sempre in Italia, mancava lo step in Europa e nel mondo”.
Il primo segnale, per lui, arrivò a Kiev:
“Eravamo fuori dalla Champions quella notte. Mourinho rischiò mettendo due attaccanti per due difensori e ci disse: ‘Ce la giochiamo’. L’ultimo mese giocammo solo finali, anche con l’aiuto della Samp abbiamo vinto lo scudetto”.
Poi la semifinale col Barcellona:
“Per me era la squadra più forte in assoluto. Anche in dieci ci siamo detti che dovevamo fare di tutto e di più per raggiungere la finale. Grazie a quella solidarietà ci siamo riusciti”.
Il discorso si sposta sul presente e su Lautaro Martinez, oggi capitano dell’Inter:
“Sono felicissimo che sia qua. Quando lo abbiamo scelto da giovane mi impressionò una sua dichiarazione dopo una tripletta: disse che non era contento della sua prestazione. A 19 anni, se rispondi così… lì ho iniziato a pensare che fosse un giocatore dal grande futuro”.
Lo sguardo è quello del dirigente:
“Da dirigente ho pensato a quello che poteva darci nel lungo periodo, in 3-4 anni. Ha dimostrato quello che pensavo potesse darci, è migliorato ogni anno. Porta la fascia da capitano dimostrando grande senso di appartenenza e trasmettendo i valori dell’Inter”.
Zanetti sottolinea anche la dimensione internazionale del Toro:
“So quanto ci tiene e quanto ha lavorato per essere un punto di riferimento per l’Inter ma anche per la Nazionale argentina. Parliamo di uno degli attaccanti più forti e completi che ci siano”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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