Branca: "Vi racconto lo scambio Ibra-Eto'o. Maicon e Sneijder, che colpi"

Ospite negli studi di RSI Sport, l’ex direttore dell’area tecnica dell’Inter Marco Branca ha raccontato alcuni retroscena sui colpi di mercato più iconici della sua gestione, a partire dall’operazione che cambiò la storia nerazzurra: lo scambio Ibrahimovic–Eto’o.

Branca ha spiegato come lo scambio prese forma:
“È una cosa nata piano piano, dalla volontà di Ibra che sognava di andare al Barcellona per giocare con Messi e vincere la Champions. Quelli del Barça, di ritorno da un viaggio in Ucraina per prendere un difensore centrale, fecero scalo a Milano. Ci hanno chiamato e abbiamo fatto una cena lunga in cui trovammo l’accordo”.

Nell’intesa iniziale era incluso anche Alexander Hleb, valutato 5 milioni, ma il bielorusso rifiutò il trasferimento: “Hleb poi rifiutò e si fece lo scambio Eto’o–Ibra”. Un rifiuto… provvidenziale, visto il ruolo decisivo che l’attaccante camerunense ebbe nel Triplete.

Branca ha poi ricordato l'acquisto di Maicon, osservato ai tempi del Monaco di Guidolin:
“L’ho seguito al Monaco, l’abbiamo voluto e pagato il giusto: 6,5 milioni. Si è rivelato un grandissimo giocatore. Era il vero regista della squadra, ha permesso a Zanetti di fare 15 km a partita”.

Infine, il racconto si sposta su Wesley Sneijder, un altro pilastro del Triplete:
“Era la nostra prima scelta, ma c’erano perplessità da parte di Sneijder nel lasciare il Real. Con la collaborazione di Bronzetti trovammo il modo di convincerlo solo negli ultimi giorni”.

L’olandese arrivò così tardi che non riuscì nemmeno a partecipare all’ultimo allenamento pre-derby:
“Mourinho mi disse: ‘Cavolo, non siete stati capaci neanche di farlo arrivare in tempo, deve correre da solo alla Pinetina’. Io gli risposi qualcosa non in portoghese… Poi il giorno dopo abbiamo fatto tutti una grande partita”, ricorda ridendo.