Spalletti torna a parlare: "L'Italia non è scarsa: non mi priverei di Bastoni, Dimarco e Barella"

Spalletti torna a parlare: "L'Italia non è scarsa: non mi priverei di Bastoni, Dimarco e Barella"TUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 25 luglio 2025, 08:00News
di Daniele Najjar

"Non mi passa mai. Mi toglie il sonno, mi condiziona in tutto, perché il pensiero torna sempre lì": così l'ex commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti al magazine "Il venerdì", di La Repubblica, oggi in edicola. "Certe volte mi sembra di essere felice, poi però dopo un attimo mi torna in testa quella cosa lì. Non sono riuscito a far capire ai ragazzi che gli volevo bene", aggiunge.

L'ex allenatore dell'Inter ha affrontato il tema di ciò che è stato sbagliato nella gestione del suo ciclo in azzurro: "Il mio errore è stato, all’inizio, pigiare troppo su questo senso di appartenenza, di identità. Chiedere di cantare l’inno. Di fare un grido di battaglia prima di ogni allenamento. Volevo stimolare quell’orgoglio che provavo io, ma è stato troppo".

Quando però si parla di calciatori non all'altezza della situazione, Spalletti tira il freno a mano: "No, l’ho detto anche a loro: non vi fate fregare da chi dice che siete scarsi: siete di alto livello. Anche se è finita così e la responsabilità è solo mia, non mi priverei mai di Bastoni, Barella, Dimarco: del mio gruppo storico, insomma. Dopo l’Europeo eravamo tornati a fare le cose giuste, ho pensato che avessimo trovato la via. Ma, come succede a volte nelle nostre campagne, tu scavi il solco per l’acqua, ma quella prende una strada sua. E scava, e scava e alla fine si crea una voragine".

Poi aggiunge: "In quei mesi abbiamo avuto una pressione enorme, come l’ombra di un Polifemo sulle spalle, non siamo riusciti a liberarcene. Mentre dicevamo che bisognava dare di più, non riuscivamo a fare neanche il minimo sindacale".