San Siro, la mossa del Comune per chiudere: ridotto uno sconto ai club

La trattativa è giunta al capolinea, come ha confermato il sindaco Beppe Sala nelle scorse ore: la delibera della vendita di San Siro dovrebbe arrivare in Giunta già domani per il voto ufficiale, con un importo stabilito e non più modificabile. Per chiudere la trattativa con Inter e Milan, come riporta Repubblica, le parti si sono venute incontro.
Inizialmente i club avevano chiesto al Comune di partecipare alle spese di demolizione e bonifica con 36mln di euro, che ora sono stati ridotti a 22mln: questo significa che i due club dovranno coprire 14mln extra rispetto ai prospetti iniziali. In particolare, la differenza riguarda il costo previsto dai club per la demolizione parziale e la rifunzionalizzazione del Meazza. Palazzo Marino, dal canto suo, verserà 12 milioni per la demolizione e ricostruzione del tunnel Patroclo e 9,6 milioni per le bonifiche dei terreni destinati a diventare parco.
Nell'incontro di ieri ci sarebbe stata la primissima stretta di mano, su un investimento che complessivamente (tra acquisto e lavori) toccherà 1.2 miliardi di spesa per Inter e Milan. I club divideranno le spese, i guadagni e la proprietà dello stadio in parti uguali. L'obiettivo è di iniziare i lavori nel 2026/27 e chiuderli entro il 2031, così da consentire a Milano di partecipare alla candidatura italiana a Euro2032: attualmente, San Siro non soddisfa i requisiti minimi UEFA e sarebbe fuori dai giochi, come dimostra la decisione di togliere la finale della prossima Champions dal Meazza.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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