Salsano: "Ibra il più difficile da gestire all'Inter. Lo Scudetto del 2008 lo si deve anche a me"

Salsano: "Ibra il più difficile da gestire all'Inter. Lo Scudetto del 2008 lo si deve anche a me"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 11:00News
di Pietro Morabito

Fausto Salsano è stato per tanti anni una delle spalle di Roberto Mancini nelle sue avventure in giro per l'Italia e per il mondo, compresa l'esperienza in Nazionale, resa indimenticabile dalla vittoria dell'Europeo. L'ex CT si è ora trasferito in Qatar, all'Al-Saad, ma l'amico Salsano ha questa volta deciso di non seguire Roberto. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista ha ricordato anche alcuni momenti importanti del periodo trascorso all'Inter.

Il più tosto da gestire?

"Direi Ibrahimovic. Se l’Inter ha vinto lo scudetto del 2008 lo deve anche a me. Prima di quei due gol a Parma ci siamo allenati insieme tutta la settimana".

Come mai solo voi due?

"Veniva da un infortunio. 'Dì a Mancini che resto con te', sentenziò. Solo io e lui per cinque giorni, fino a venerdì. 'Ma pensa di non allenarsi mai con la squadra e di giocare?', disse Roberto. Lo convinsi a fare la partitella, ma in pullman Ibra mi disse che sarebbe partito dalla panchina. Diluviava, la Roma andò in vantaggio, noi a fine primo tempo eravamo 0-0. 'Non voglio entrare', diceva. 'Ti do un calcio se non lo fai...', rispondevo. Così per tutto il riscaldamento. Il resto è storia: entrò dopo 10 minuti, segnò due gol e uno di questi lo dedicò a me".

Un altro interista a cui è legato?

"Veron, Zanetti, Figo, Adriano. Un campione di cristallo. Correvamo nei boschi o nel campo da golf. Ne aveva bisogno per sfogarsi. La morte del padre lo ha distrutto. 'Sono stanco', diceva. Sono stati magici. E sento nostro anche lo scudetto che chiamano 'di cartone'".