"Non lo conosco molto": così Haaland può aver acceso in Pio Esposito la fame di lasciare il segno
"A essere onesto non conosco molto di lui, forse mi mangeranno per queste parole ma quando giochi per l'Italia devi avere qualità. E devi averle anche quando giochi per l'Inter, è così". Così Erling Haaland, nella conferenza stampa della vigilia di Italia-Norvegia, ha parlato del suo avversario Francesco Pio Esposito, in rampa di lancio con i nerazzurri e la Nazionale italiana.
Premettendo la buona fede che ha sicuramente accompagnato le dichiarazioni dell'attaccante norvegese, il quale non si è evidentemente informato in modo completo sul percorso che l'attaccante sta intraprendendo all'Inter e in Nazionale, non è irrealistico pensare che le sue parole possano aver trovato una reazione non indifferente da parte del centravanti nerazzurro.
Con 2 reti siglate con il suo Club e altrettante messe a segno con gli azzurri, Pio Esposito si sta gradualmente prendendo la scena in ogni contesto nel quale viene ad essere chiamato ad agire, dimostrando di avere una personalità non comune per un 20enne che sta vivendo la prima grande stagione della sua carriera. In questo scenario, è plausibile che l'attaccante dell'Inter abbia letto quelle parole come un invito a lasciare il segno sul terreno di gioco. Dimostrando, nel primo scontro diretto con il campione del Manchester City, la sua fame e la sua ferma volontà di trasformare quella mancata conoscenza in presa di coscienza dell'esistenza di un potenziale fuoriclasse tra le fila dell'Inter e dell'Italia.
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