Longari: "Inter, la strada per vedere un calcio differente non può prescindere da..."

Longari: "Inter, la strada per vedere un calcio differente non può prescindere da..."TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 10:00News
di Marta Bonfiglio

Gianluigi Longari, nel suo editoriale per SportItalia, ha commentato il lavoro di Cristian Chivu sulla panchina dell'Inter. Le sue parole: "Mentre il mondo del calcio italiano continua ad interrogarsi su chi, tra Antonio Conte e Max Allegri, uscirà dal prossimo confronto diretto con i galloni di “uomo da battere” per la porzione di campionato che stiamo vivendo, non ci sono dubbi sostanziali rispetto alle considerazioni che abbracciano la scelta dell’Inter di affidare il suo percorso di restaurazione a Cristian Chivu.

Partendo dai dati di fatto inoppugnabili ed incontestabili, è evidente che l’inesperienza ai massimi livelli che caratterizza il suo background sia uno degli elementi che generano il maggiore scetticismo nei confronti del tecnico romeno.
Se a ciò si aggiungono i risultati altalenanti di questo inizio di stagione, con le due sconfitte già accumulate nel giro di sole quattro partite disputate, la sensazione di inadeguatezza sembra la conseguenza più naturale.

Diverse sono però le considerazioni dello stesso management che, unito all’eccellente lavoro del predecessore di Chivu, aveva contraddistinto con decisioni rischiose ed illuminate il processo di rinascita economica che ha vissuto l’Inter dopo la crisi post Covid. Ed allora viene da porsi quantomeno l’interrogativo legato alla modalità con la quale Chivu sta gestendo il ruolo che gli è stato assegnato, magari senza stravolgimenti evidenti, ma che non deve però nascondere la rivoluzione silenziosa che è stata messa in atto.

La scelta di proseguire con lo stesso sistema di gioco di chi lo aveva preceduto, per quanto suscettibile di critica, acquista senso in relazione alle certezza ed alla consapevolezza del proprio valore che il gruppo aveva inevitabilmente perso dopo lo sportivamente tragico epilogo della passata stagione. La strada per vedere un tipo di calcio differente, non può quindi prescindere da una personalità che molti dei principali interpreti avevano lasciato per strada, ancora in convalescenza dopo gli schiaffoni ed i ribaltoni della scorsa primavera".