Barella, l'ex tecnico: "Lui capitano? Ai leader basta una parola, non serve sbracciarsi"
Avendolo allenato ai tempi del Cagliari, Massimo Rastelli (oggi all'Avellino) conosce bene il focoso carattere di Nicolò Barella: un pregio, ma che a volte può trasformarsi in un limite se non controllato, come ieri sera contro la Sampdoria, quando ha fatto "innervosire" il compagno di squadra Lukaku.
Nel corso dell'intervista rilasciata alla redazione de L'Interista, l'allenatore ha detto la sua in merito.
Questo suo carattere così focoso non è anche il suo punto di forza?
“Sicuramente: lui non ci sta a perdere, mai. E pretende molto da sé stesso, così come dai compagni intorno a lui. E’ un leader per questo. Ma un vero leader deve capire come è meglio reagire in base alla situazione, per far migliorare i compagni. Fa parte della sua crescita personale”.
Per ambire alla fascia da capitano, deve fare quest’ultimo step?
“Penso di sì. Perché come ti dicevo lo considero un leader. Magari capirà però che a volte una parola detta in disparte in un certo modo può essere molto più penetrante rispetto ad un gesto plateale”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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