J. Martinez vs Svilar, due carriere diverse due inizi uguali: che il miracolo su Fabbian fosse un segno?
J. Martinez, un futuro tutto da costruire quello dello spagnolo. La parata di ieri su Fabbian è un segnale chiaro e tondo verso la società. Quel miracolo urlava: "io ci sono, io sono qua". Gli inizi di carriera dello spagnolo sembrano un flashback di quelli di Svilar: adesso guardate dov'è il romanista.
Svilar vs Martinez, gli inizi...
Arrivati entrambi per fare i secondi portieri di Roma e Inter, finiti entrambi per disputare forse la Coppa Italia. Le coppe europee, che di solito vengono disputate dai vice, in entrambe i casi sono stati giocate dai numeri 1. E quando avranno l'occasione? Apparentemente mai si potrebbe pensare, ma è solo questione di pazienza. Se da una parte Svilar è arrivato in anonimia, dall'altra Martinez aveva già la pressione, avendo mostrato buone prestazioni con il Genoa. Nonostante le situazioni diverse, in comune hanno molto. L'attesa è l'ultima a morire per chi ha fede nei propri mezzi e nelle proprie capacità. Gli errori commessi nelle prime partite con la nuova maglia fanno parte del percorso, fortificano e servono da lezione per il futuro. Da allora tanto è cambiato.
Svilar vs Martinez to be continued...
Adesso Svilar è il miglior portiere della Serie A. Con pazienza ha aspettato l'occasione giusta che gli ha permesso di prendersi la responsabilità in mezzo ai pali. Adesso tutti lo vogliono, tutti lo bramano, ma a coccolarlo è la Roma. L'anno di Martinez è stato condizionato dal tragico incidente ma, adesso, sembra essere tornato in se. L'occasione per lo spagnolo è nell'ora e adesso. Con la dirigenza in cerca del portiere per il prossimo anno, con Sommer non al meglio delle proprie possibilità. La risposta l'ha data. Su Fabbian si è messo il mantello e ha fatto una parata che urlava a squarciagola: "io ci sono, io posso essere il primo portiere". Questi sono i segnali, che ricordano alla società il perché dell'acquisto nella passata stagione. Questi sono i segnali di una rivalsa personale. Con Sommer che in estate è destinato a partire, Martinez può giocare, deve farlo. Per migliorare, per prendere quella continuità che gli permette di diventare il numero 1, oppure per monetizzare do più. Questo starà alla società ma principalmente a lui stesso che deve mettere, imprimere, il suo nome in cima alla lista dei portieri dell'Inter.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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