Inter, i dati-record: 26 tiri, Urawa al 18% di possesso. Ma pochissima precisione

Non è stata la più bella delle vittorie, anzi. L'Inter è parsa avere pochissima personalità e pochissime motivazioni, faticando a spaccare il muro degli Urawa Reds dopo la maxi-disattenzione difensiva e la rete subita all'11'. La vittoria contro i giapponesi è arrivata con una giocata estemporanea di Valentin Carboni dopo la respinta sul tiro di Sucic, ma i numeri del successo sono indicativi della prestazione.
I nerazzurri hanno tenuto tantissimo palla, con l'82% di possesso al termine della sfida, ma raramente hanno saputo cosa farne e si sono incaponiti con soluzioni troppo complicate o caotiche. Da qui i 26 tiri, con solo quattro in porta: i due gol, una ciabattata di Mkhitaryan e la traversa di Lautaro nel primo tempo. Troppo poco contro un avversario modesto, sulla carta l'anello debole del girone. Ci sarà molto da lavorare, anche perché il 3-4-2-1 sperimentale non ha funzionato.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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