Chivu, per una nuova fase all'Inter. Con un retroscena su Allegri e Fabregas

E quindi ci siamo. Il tasto play del Mondiale per Club verrà schiacciato di notte, quando scenderanno in campo Messi e l'Inter Miami, poi seguirà il Bayern Monaco e in serata arriverà il primo grande botto del prestigioso torneo con svariate sedi americane, ossia PSG-Atletico Madrid. E i nerazzurri di Chivu invece dovranno attendere la notte tra martedì 17 e mercoledì 18 giugno per mettere piede al Rose Bowl di Pasadena contro i messicani del Monterrey capitanati da un iconico Sergio Ramos.
Sarebbe stata meglio un'estate senza il Mondiale di mezzo, probabilmente, perché Cristian Chivu è stato letteralmente catapultato sulla panchina dell'Inter da un giorno all'altro e ci sono tanti aspetti ancora da sistemare, tra le idee di gioco, il gruppo a disposizione, le ferite di Monaco e della finale di Champions League da rimarginare, con gli 'italiani' scombussolati dall'affare Spalletti-Nazionale e una stagione interminabile.
Al netto della scommessa o azzardo - fate vobis - ormai trita e ritrita in questi giorni tra tifosi e opinionisti però, a conti fatti sarà effettivamente come un salto nel vuoto senza paracadute per il tecnico romeno. La vecchia leggenda del Triplete nerazzurro, ormai mitologico per i 15 anni trascorsi, dovrà riuscire a manipolare da psicologo e interista viscerale certe pieghe impercettibili ad occhio nudo dello spogliatoio, e il tutto mentre ci saranno gli impegni del Mondiale per Club a testarne i nervi.
Certo, Chivu conosce l’ambiente come pochi, ha la maglia dell'Inter cucita addosso - un po' come certi italiani dovrebbero fare con quella dell'Italia -, ha dimostrato carattere al Parma, che ha salvato nell'arco di 13 partite. Un interista sulla panchina dell’Inter, verissimo, ma non possiamo far finta di nulla: è stata una scelta precisa della società, che di fronte al rifiuto di Fabregas ha optato per la strada più immediata e accessibile, che non prevedesse stravolgimenti o rivoluzioni, anche e soprattutto in ottica mercato.
Tradotto: Chivu non sarà certo lì a fare richieste, e tanto meglio così. Maneggerà con cura quello che avrà a disposizione per volere dei piani alti. Stop. Tutto al netto, logicamente, dell'impronta giovane e futuribile costantemente ricordata da Oaktree. Facendo ben attenzione a non abbassare il livello della competitività. Mica roba da poco, specialmente senza acquistare campioni. Una nuova fase che non sembra discostarsi tanto da quello a cui abbiamo assistito di recente, salvo casi eccezionali (rinnovo di Lautaro, acquisto di Pavard ecc).
Al contrario di chi, come Inzaghi, avrebbe avuto il potere per farlo stavolta. Dopo quattro anni incancellabili, di livello assoluto e con due finali di Champions acquisite in tre anni. Ma questa ormai è un'altra storia: il piacentino sguazza nell'oro in Arabia e si prepara per il Mondiale con un'altra squadra, idea che chissà da quanto tempo aveva maturato.
Anche se dei retroscena di mercato vanno svelati. In primis Max Allegri, che ha provato a temporeggiare, vacillando tra Milan e Napoli, per vedere cosa avrebbe fatto invece l'Inter in ambito panchina. E poi la decisione la conosciamo tutti, è tornato ad essere rossonero.
E poi c'era Cesc Fabregas. Il predestinato, il vero grande nome che la dirigenza interista avrebbe voluto con sé nel dream team. Ecco, lo spagnolo è stato convinto dal Como a non cedere almeno per un anno alle lusinghe dei nerazzurri e a rimanere sul ramo del Lago. Ma un dietro le quinte vuole che nei giorni di ottimismo trapelati a ridosso dell'addio di Inzaghi l'ex centrocampista dell'Arsenal avesse mostrato curiosità e interesse per l'Inter.
Con meditazioni e riflessioni serie che lo avrebbero poi portato a considerare l'offerta di raccogliere l'eredità di Inzaghi e allenare la squadra. Salvo poi fare un passo indietro. Un gesto di riconoscenza per il Como, di cui è anche socio oltre che tecnico.
A questo punto vedremo cosa ci attende al Mondiale per Club. Cosa farà Chivu negli States. E soprattutto cosa riserverà il futuro.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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