Inter, 1°t horror: costanti i problemi sulla trequarti. Non basta Luis Henrique, Mkhi e V. Carboni...

Prima vittoria per l'Inter di Chivu: i nerazzurri vedono l'eliminazione dal Mondiale per Club da pochi passi, ma una prodezza di Lautaro Martinez e il piazzato di Valentin Carboni ribaltano il risultato contro l'Urawa Red Diamonds. Anche alla seconda partita del torneo si ripete la stessa storia del debutto contro il Monterrey: l'Inter di Chivu fa troppa fatica a creare occasioni da gol limpide. Anche contro l'Urawa, la manovra dell'Inter si è fermata troppe volte nei pressi del limite dell'area avversaria.

Il 3-4-2-1 del primo tempo, con Zalewski e Sebastiano Esposito dietro a Lautaro, non ha funzionato: il polacco e il giocatore rientrato dal prestito all'Empoli hanno ricevuto palla tra le linee avversarie con pochissima continuità. L'ex Roma è stato tra i più propositivi, senza però lasciare il segno. C'era tanta attesa per l'esordio da titolare di Luis Henrique, ma nella prima frazione il brasiliano è riuscito a puntare l'uomo per creare superiorità numerica sporadicamente. L'ex OM deve ancora entrare nei meccanismi della squadra, che però farebbe bene ad affidarsi di più alla sua abilità nell'uno-contro-uno che è troppo importante per questa squadra.

Nel secondo tempo a Zalewski è subentrato Mkhitaryan, che sullo 0-1 si è divorato una clamorosa palla gol ma che con il suo posizionamento ha dato più fastidio alla difesa degli Urawa Reds. Insieme a lui, Valentin Carboni: con il suo gol, il 2005 argentino regala la prima gioia a Chivu. Dopo un paio di tiri innocui, il figlio d'arte ha segnato la rete della vittoria mandando un segnale: lì, sulla trequarti, c'è pure lui. Davanti si è visto anche l'altro Esposito, Francesco Pio: la sua presenza fisica ha aiutato l'Inter a schiacciare dietro l'Urawa, anche se di palloni giocabili non c'è praticamente stata traccia.