Inter, Akanji sempre più insostituibile: solo due panchine dal suo arrivo

Il suo arrivo nelle ultimissime ore dello scorso mercato estivo non era inizialmente previsto. Poi la cessione di Pavard al Marsiglia ha obbligato l'Inter ad intervenire per completare il pacchetto arretrato a disposizione di Christian Chivu. L'occasione last minute ha avuto un nome ed un cognome ben preciso: Manuel Akanji. Fuori dai piani di Guardiola dopo tre stagioni al Manchester City, il centrale svizzero è arrivato a Milano per appena 1 milione di euro di prestito oneroso, diventando da subito leader indiscusso della rosa nerazzurra.

Lo dimostra il fatto che Christian Chivu abbia sempre puntato sulla sua forza ed esperienza sin dal suo arrivo, vale a dire a partire dal rocambolesco Juventus-Inter. Da quel momento praticamente sempre titolare, con due sole panchine contro Slavia Praga ed Union Saint Gilloise in Champions League, peraltro gare in cui è comunque subentrato nel secondo tempo. Anche questa sera contro la Fiorentina, il turnover non lo ha visto coinvolto, con la sua titolarità ormai diventata una delle certezze di Chivu. Contro il Napoli è arrivata forse la prima prestazione da rimandato per l'ex Borussia Dortmund, con l'errore di lettura su Spinazzola in occasione del gol di McTominay. Un incidente di percorso che certamente non condizionerà il presente e molto probabilmente il futuro dello svizzero, sul quale l'Inter gode di un diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro per strapparlo al Manchester City a titolo definitivo a fine stagione.