Il medico dell'Inter, Volpi: "Curare Ronaldo è stato pesante. Recoba era pigro..."
Ex calciatore, unico tra i medici in A, capo della struttura sanitaria dell'Inter e primario del centro di ortopedia all'Humanitas, Piero Volpi ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato dei momenti all'Inter e del debole, da calciatore, per Luis Suarez: "Luis era un mito, un calciatore e un uomo meraviglioso. Ho amato la sua Inter, amo le mie Inter. Sotto il camice batte un grande cuore nerazzurro. Ho lavorato qui, ho rifatto altri percorsi e sono ritornato".
Da Moratti a Marotta, che stagioni sono state?
"Bellissime. Dirigenti straordinari, enorme spessore umano e professionale. Ho la fortuna di lavorare in un grande staff medico, il nostro lavoro è apprezzato e i risultati si sono visti. Siamo attrezzati per fare cose importanti, gestire tutte le situazioni".
Ha gestito anche il caso del Fenomeno Ronaldo. Come ha vissuto quel calvario?
"Abbiamo sofferto tutti per quel ginocchio. Curare Ronaldo è stato molto pesante, stressante: la tendinopatia ha portato a due operazioni. Avevamo il migliore al mondo fermo per quasi un anno e mezzo, molta ansia per tutti. Ma lui era un fenomeno".
Lo era, nel suo piccolo, anche Recoba. Dicono adesso: poteva diventare un Messi. Perché si è perso?
"Alvaro aveva una struttura eccezionale che pochi conoscono. Aveva doti aerobiche incredibili. E anche fantastiche tecniche, ma era pigro...".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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