Il duro sfogo di Facchetti jr su Calciopoli: "Mistificate la realtà, ma io sono orgoglioso. Uomini piccoli"

Gianfelice Facchetti va all’attacco dopo quanto emerso dalle nuove intercettazioni riguardanti Calciopoli che stasera verranno rese note nella puntata di Report, programma in onda su Rai 3. In un lungo post su Instagram Facchetti si fa difensore della giustizia: “Me la porto come una medaglia sul petto la medaglia, una di quelle cose di cui andare orgogliosi: essere stato tra i pochi testimoni ("de relato") nel processo di Napoli che ha portato alla sbarra e condannato la cricca (i nomi metteteli voi!) che la faceva da padrone nel calcio nostrano”.
Un messaggio chiaro in una giornata particolare: “Lo faccio oggi, una volta di più, mentre assisto all'ennesima opportunità offerta di mistificare, buttarla in caciara e mescolare le carte. Niente di nuovo sotto il sole in questo strano Paese, dove ci si indigna per 24 ore ore e poi si dimentica per ricominciare daccapo perché tutti tengono famiglia (i vecchi amici sono sempre pronti a darsi una mano)”.
La chiosa è molto dura: “E' un vizio atavico, smemorati senza cura che siamo, di cosa ci sorprendiamo? Gli scandali tornano puntuali e ciclici perché nel mondo dorato del pallone nessuno ha mai voglia di andare a fondo, oggi come allora. I testimoni diretti a quel tempo si rimangiarono tutto! "E se non mi fanno più allenare?", "E se non mi fanno più scrivere? E se non mi richiamano in TV?"", "E se poi non trovo squadra....? Uomini piccoli...dov'eravate? Io c'ero e non dimentico”.
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