Il film del 2022 - Armeno Mkhitaryan c'è: Pazza Inter e 4-3 alla Fiorentina

Forse è davvero tutto possibile con l’Inter. Perlomeno quest’anno, tra la vittoria incredibile col Barcellona in Champions e pure le numerose débâcles contro le big di A. Il match contro la Fiorentina disposto al Franchi il 22 ottobre vale una continuità di risultati indispensabile per Inzaghi e i suoi ragazzi. Perché le vittorie contro Sassuolo e Salernitana siano sintomo di guarigione dai problemi cardiaci di inizio stagione. Si spera in via definitiva. 

Barella apre, Lautaro in allungo, Cabral non sbaglia
Quindici minuti di sola Inter al Franchi, mentre la Fiorentina rimane frizzata dalle reti di Barella prima e Lautaro poi. Un uno-due mortifero tuttavia momentaneo, perché nell’ultimo quarto d’ora la Fiorentina reagisce. Nervi a fior di pelle per il rigore inizialmente non dato e poi assegnato dal Var, ma il fallaccio di Dimarco su Bonaventura c'è eccome. Così come il rosso mancato per l’esterno interista che infonde ancora più rabbia agonistica nei gigliati: il rigore di Cabral riapre i conti e il match.

Jovic illude la Fiesole, Mkhitaryan ammutolisce lo stadio 
La svista di Valeri scatena una tempesta viola senza precedenti. L’ingresso di Jovic dà quello slancio sperato da Italiano alla sua squadra e la rete di Ikoné riprende i milanesi. Ma contrariamente a quanto visto nelle gare passate, l'Inter non si demoralizza. Anzi, si carica sulle spalle il peso del pari incassato e con la forza dei singoli trova la via della rete del sorpasso: la giocata bis di Lautaro vale un penalty, guadagnato e realizzato. Le tattiche sono saltate ormai e la partita non finisce qui, perché la Fiorentina si ributta in avanti e trova la gran girata al volo di Jovic in area. Questa folle corsa alle montagne russe però in qualche modo deve finire e su mossa della disperazione l'Inter ha la meglio: al '95 Mkhitaryan si butta sul cross di Barella e contro la ribatttuta di Venuti, per un 4-3 che ha dell'indescrivibile.