Gravina: "Dobbiamo riavvicinare i giovani al calcio: con la pandemia 250 mila hanno smesso di giocare"
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, in occasione di una riunione con il consiglio direttivo del Comitato Regionale delle Marche, ha parlato di come il movimento calcistico italiano potrà rinascere dopo lo shock della pandemia: "L’unità e la modernizzazione del sistema sono le uniche risposte alla crisi del calcio italiano, acuita dalla pandemia da Covid-19. Dobbiamo stare insieme, guardare avanti con il solo obiettivo di definire una strategia comune dalla Serie A ai Dilettanti, e rinnovare la nostra organizzazione per dare maggiori e migliori servizi alle società e rendere più appetibili le competizioni agonistiche. La proposta di riforma del calcio italiano che ho presentato in Consiglio Federale mira a creare migliori condizioni di stabilità e sostenibilità, ma dobbiamo lavorare, soprattutto nel mondo dilettantistico, anche sui tempi di risposta e di erogazione dei servizi ai club.
Non è più il tempo della conservazione di posizioni di presunto potere, è il momento di mettersi nuovamente tutti in discussione: dobbiamo riavvicinare al calcio 250 mila giovani che nell’ultimo anno e mezzo hanno smesso di giocare a pallone e sostenere le società di base in questo momento di grande criticità".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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