Fulvio Santucci a L'Interista: "L'Inter deve cambiare strategia. Spazio a scouting e giovani del vivaio"
Ai microfoni di Radio Nerazzurra, nello spazio riservato alla redazione de L'Interista, è intervenuto Fulvio Santucci. Ecco il suo commento alle difficoltà societarie di un'Inter che vive grandi difficoltà "Il tempo per raccontarci le favole è scaduto. La gestione poteva e doveva essere diversa da anni. La responsabilità è di una proprietà che vive alla giornata. Dev'essere certamente difficile guardare al futuro quando devi far quadrare i conti di mese in mese, ma l'Inter non può più operare come nel 2019, quando fece sforzi notevoli. Va cambiata la strategia, puntando sui giovani come stanno già facendo varie big del calcio italiano".
Inter, i giovani sono la via?
La riflessione di Fulvio Santucci prosegue sul cambio di rotta dell'Inter: "L'Inter ha un vivaio importante, la via di mezzo potrebbe essere imitare il Milan. Quella del Napoli è un'altra cosa, con tutt'altra situazione debitoria rispetto a un'Inter che non può investire. C'è Fabbian che può rientrare in rosa, perchè non lanciarlo come ha fatto la Juventus con Fagioli e Miretti? Dev'essere una condizione temporanea per poi riportare l'Inter a un grande risultato. E servono investimenti sullo scouting come hanno fatto Napoli, Milan e Atalanta. I frutti ci sono, vedi Kalulu e Kvaratskhelia che è già un giocatore di livello superiore rispetto alla Serie A. Però servono soldi freschi per comprare bene all'estero. Partirei dall'anno prossimo iniziando a far vedere che possono arrivare giovani del vivaio in prima squadra e mandando un segnale importante. Fabbian e Carboni sono due nomi giusti per questo progetto, anche se Valentin è molto giovane. Mi chiedo però: Marotta sarebbe l'uomo giusto per questo tipo di strategia?".
Inter a -13 dal Napoli, il bilancio di Fulvio Santucci
Infine, un giudizio sulla stagione dell'Inter: "Il mio voto al girone d'andata è 5.5, posso alzare di mezzo voto dando una tiratissima sufficienza per le grandi partite contro Napoli e Atalanta. Troppe sconfitte per una squadra che un anno e mezzo fa veniva candidata alla seconda stella. Ha girato con meno punti del secondo anno di Spalletti col caso-Icardi, difficile dare un voto diverso. Per quel che riguarda gli alti e bassi, credo che questa squadra non sia capace di tenere la tensione alta da quando non c'è più Conte. Serve un sergente di ferro all'Inter, la partita contro l'Empoli è stata persa per varie situazioni non convincenti e perchè non si riusciva a tenere la tensione alta dopo la Supercoppa. Era successo lo stesso contro il Monza, dopo il Napoli. Non è più una squadra che ha in testa il voler vincere, questo concetto purtroppo parte dall'allenatore che si aggrappa a Supercoppa e Coppa Italia, trofei minori e di completamento che vengono fatti passare come grandissimi successi. Vuol dire pensare che lo scudetto non è più alla portata. L'obbligo per l'Inter non più la vittoria, ma l'arrivo nelle prime quattro per la Champions, altrimenti il progetto non sopravvive. Si rischia di tornare a quando si centrava il quarto posto all'ultima giornata"
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