Ecco l'Inter di Chivu, da Bisseck centrale al baby attacco

E c'è chi dice ancora la mano di Chivu non si vede. Ma in realtà il tocco del tecnico romeno si vede a occhio nudo. E' soprattutto in quello che comunemente viene chiamato turnover, ma in realtà è una miscela perfetta di giocatori come quella che ha portato il difensore tedesco Yann Bisseck a fare il centrale davanti a Sommer o "il tuttofare croato nelle terre di Mkhitaryan infortunato, ma anche nell’alternanza felice dei giovani leoni d’attacco (Pio e Bonny) accanto a Lautaro", scrive La Gazzetta dello Sport.

Sì, sicuramente se Mkhitarayn stesse bene sarebbe normalmente in campo, ma questi sono lampi di futuro, non solo necessità del presente. Ad esempio, lo spostamento di Bisseck al centro, al posto di Francesco Acerbi o di Stefan de Vrij, non va considerato un esperimento, ma una novità strutturale. Non è turnover, è il futuro.