Da Barella a Bastoni, tocca al blocco azzurro provare a ricomporre la frattura

Ogni crisi richiede ponti. In politica come nello sport, servono figure capaci di ricucire, di unire ciò che si è incrinato. E così, nel momento forse più turbolento della recente storia nerazzurra, a Charlotte è stata scritta una pagina delicata ma importante per l’Inter. Dopo la disfatta al Mondiale per Club e le tensioni esplose nello spogliatoio, è toccato al “blocco italiano” della squadra farsi avanti per ricomporre le fratture.
Guidati dal vicecapitano Nicolò Barella, i vari Bastoni, Dimarco, Acerbi e Darmian si sono schierati non per una fazione, ma per l’equilibrio racconta questa mattina La Gazzetta dello Sport. Presenti e protagonisti nella riunione convocata da Chivu, hanno parlato con schiettezza e ascoltato con attenzione, consapevoli della responsabilità che comporta indossare la maglia dell’Inter. Nessun tifo interno, nessun “voto” da dare: solo la volontà di rimettere in rotta una nave colpita dalla tempesta.
Più vicini alla realtà di San Siro, sentono sulle spalle il peso della storia nerazzurra. Anche per questo si sono assunti il compito di guidare la ripartenza, con la concretezza che li contraddistingue. Barella, il migliore contro il Fluminense, Bastoni in gol con il River, Darmian e Dimarco sempre presenti, anche in difficoltà: da loro riparte il nuovo corso. E Chivu, che sa cosa vuol dire tenere unito uno spogliatoio, ha trovato in loro i suoi veri alleati.
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