Continua la telenovela contro l'abbattimento di San Siro: il Comitato Sì Meazza si oppone con le diffide...

Continua la telenovela contro l'abbattimento di San Siro: il Comitato Sì Meazza si oppone con le diffide...TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 19:32News
di Sergio Testa
fonte Sport Mediaset

Questo matrimonio "non s'ha da fare", questa volta però si parla di quello tra Milan e Inter nella costruzione di uno stadio congiunto, ovvero quello che secondo piani dovrrebbe sorgere proprio al posto dell'attuale San Siro. A complicare ancora una volta l'attuazione del piano però non sono disaccordi tra le compagini ma l'opposizione di un Comitato, il "Sì Meazza", che sta mettendo i bastoni tra le ruote ai club.

Proprio quando entrambe le squadre sembravano essere sulla stessa linea d'onda, ecco che ad opporsi sono proprio i cittadini di quella Milano che le due squadre rappresentano. Ma chi sono costoro? Come si definiscono i componenti del Comitato Si Meazza, sono persone, oltre che cittadini di Milano, che amano il Green. In particolar modo vedrebbero l'abbattimento dello stadio come una devastazione ambientale mostruosa, in quanto verrebbero smossi camion contenenti circa 30 tonnellate di cemento e amianto che andrebbero a riempire le discariche dei dintorni. Tali attivisti definiscono l'acquisto dello stadio da parte di Inter e Milan come un'appropriazione di un bene che non viene utilizzato solo ed esclusivamente come stadio di calcio, sarebbe invece una proprietà pubblica comunale appartenente ai cittadini prima ancora che dei tifosi

L'ultimo atto di opposizione del Comitato va sul legale. In particolar modo, sono state diramate delle diffide verso notai, al segretario generale oltre che al direttore generale del comune. Il motivo? Secondo il fondatore del Comitato, la vendita comprenderebbe anche un bene, la tribuna ovest, che sarebbe inalienabile in quanto richiama la valenza come archivio esposto, dato che le targhe e le epigrafi presenti documenterebbero i successi nazionali e intenazionali dei due club, Inter e Milan.

Il comunicato:  "L'oggetto del rogito notarile che si andrebbe a stipulare  comprende anche un bene, cioè la tribuna ovest dello stadio, che è per legge inalienabile a prescindere dalla vetustà dell'impianto sportivo, in quanto interessato da un vincolo determinato dalla legge stessa, che non abbisogna di provvedimenti amministrativi istitutivi". Il riferimento è a quanto richiamato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Lombardia in un documento del 2023 che ha "richiamato la valenza come 'archivio esposto' della tribuna ovest dello Stadio per le targhe ed epigrafi che documentano i successi nazionali e internazionali di Inter e Milan". Trattandosi di archivio pubblico in quanto di proprietà comunale 'è tutelato e non è alienabile' secondo il Comitato, quindi un 'rogito di compravendita che trasferisse anche la tribuna ovest e le targhe/epigrafi a privati violerebbe una norma imperativa assistita anche da sanzione penale'. Riteniamo opportuno informare preventivamente i destinatari della presente di quanto addietro, in modo da offrir loro la possibilità di astenersi dalla stipula del rogito, astensione che, secondo la giurisprudenza, è addirittura obbligatoria in presenza di negozi contra legem, per i quali è anche gravato da un obbligo informativo e consulenziale verso il Cliente".