Condò e i rimedi per l’Italia: "Siamo poveri di creatività, Bastoni è una ex certezza"

Condò e i rimedi per l’Italia: "Siamo poveri di creatività, Bastoni è una ex certezza"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 12:30News
di Alessandra Stefanelli

Sul Corriere della Sera, Paolo Condò prova a mettere ordine nel caos tecnico e mentale che avvolge la Nazionale dopo il pesante ko con la Norvegia. Il punto di partenza è semplice: capire quali correttivi siano realisticamente applicabili da qui a marzo.

Condò individua qualche spiraglio: “Non si può giocare con più di un portiere, purtroppo, e sì che ne avremmo tre di alto livello. Ma si possono schierare più terzini mancini, l’altro ruolo in cui siamo ricchi”, scrive. Da qui alcune idee tattiche: “Magari Calafiori dietro e Dimarco davanti, in un 4-4-2 che penderebbe a sinistra, o in un 4-2-3-1 con due centravanti in verticale — Kean dietro Retegui, o Pio Esposito. È un modulo che riaprirebbe la strada a Berardi e Zaniolo”.

Il vero buco nero, però, rimane la trequarti: “Siamo poveri di creatività a centrocampo: l’unica ipotesi di 10 accanto alle mezzali Barella e Tonali era Daniel Maldini, ma non ha mai rispettato le promesse”.

Ancora più allarmante il quadro difensivo, in cui neppure le certezze del recente passato sembrano reggere: “Abbiamo gravi problemi di marcatura che coinvolgono tutti, anche le ex certezze come Bastoni”. Il riferimento è soprattutto al gol del sorpasso norvegese: “Il 2-1 di Haaland grida vendetta al cielo per la libertà con la quale ha colpito il cross di Bobb”.