Condò: "Del Mondiale per Club resta l'impressione che venga fatto di tutto per salvare l'immagine"

Il giornalista Paolo Condò ha commentato sulle colonne de Il Corriere delle Sera il Mondiale per Club FIFA dal punto di vista economico. Le sue parole: "Resta l’impressione che venga fatto di tutto per salvare l’immagine di un torneo che ha bucato gli schermi — una bella partita d’estate si guarda sempre, e al netto del terribile infortunio di Musiala la gara tra Psg e Bayern è stata bellissima — ma non il disinteresse degli spettatori in presenza.
La Fifa ha bisogno di un successo per proiettarsi alle prossime edizioni del nuovo torneo, e per renderlo economicamente compatibile anche quando non ci sarà un’Arabia Saudita a finanziarlo.
L’anomalia di questo Mondiale, infatti, è il suo essere innanzitutto un gioco di potere: il presidente Gianni Infantino l’ha voluto a tutti i costi extralarge (mentre a 16 squadre non avrebbe sforato giugno) per dotarsi di un torneo (lontanamente) paragonabile alla Champions, gioiello di un’ Uefa che sempre più apertamente lo contrasta".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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