Cerruti sulla Gazzetta: "Inter, la coppa costa fatica. Ma può anche dare la carica"

Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti analizza così lnter-Benfica: "Malgrado la sconfitta contro il Sassuolo, i nerazzurri sono in testa a pari punti con il Milan dopo averlo salutato con una “manita”, mentre allora nelle prime sette giornate avevano già perso tre volte, con un distacco di cinque punti dalla strana coppia Napoli-Atalanta. Come si vede, stavolta l’avvio è nettamente migliore, anche se l’Inter non può ripetere il cammino della stagione scorsa, invertendo il rendimento in Italia e in Europa. Guarda caso, infatti, dopo quattro vittorie in campionato, il primo stop è arrivato proprio all’esordio in Champions a San Sebastian, dove l’Inter ha sbagliato l’approccio e alla fine ha ottenuto soltanto un punto, servito almeno per farne perdere due alla Real Sociedad.

Ecco perché la squadra di Inzaghi ha il dovere di rimettersi in corsa subito anche in Europa, battendo il Benfica senza i brividi finali della primavera scorsa. Essere forti e competitivi soltanto su un fronte non può bastare a una grande squadra, quale è considerata da tutti l’Inter, visto il percorso di un anno fa in Europa e la ripartenza attuale in Italia. È vero che Lautaro, con il nuovo record di quattro gol realizzati dopo essere entrato dalla panchina, ha nascosto le sofferenze precedenti dei compagni a Salerno, come Dimarco aveva mascherato le difficoltà a Empoli, ma al di là di queste prodezze individuali rimane il fatto che l’Inter ha l’organico migliore per quantità e qualità. E allora, malgrado l’assenza di Arnautovic, questo può essere l’anno buono per competere su entrambi i fronti. Perché non c’è nessuna coppa o Supercoppa italiana in grado di regalare la stessa soddisfazione che si prova vincendo uno scudetto, o una Champions. E l’Inter, che è stata l’ultima squadra a centrare questa doppietta nel 2010, lo sa meglio di tutti".