Cagliari-Inter è anche la partita dei fratelli Esposito: domani attaccanti rivali

Cagliari-Inter è anche la partita dei fratelli Esposito: domani attaccanti rivaliTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 09:45News
di Marta Bonfiglio

Domani sera alle 20.45 andrà in scena Cagliari-Inter. La partita è sempre emozionante per Nicolò Barella, che peraltro sfiderà il suo vecchio compagno di squadra oggi allenatore dei rossoblù Fabio Pisacane. Ma questa volta avrà un'altra nota magica: l'attaccante nerazzurro Pio Esposito sfiderà il fratello Sebastiano Esposito, attaccante del Cagliari. 

Nel 2019 sembrava che il predestinato in maglia nerazzurra fosse Sebastiano. Debuttava in Champions League a soli 17 anni quando l'allenatore era Antonio Conte. "Contro il Genoa, Romelu Lukaku, gli mise in mano la palla con una benedizione: "Vai convinto sul rigore e fai gol tu". Per anni quella rete è stata l’unica di Sebastiano: sola, soletta, in mezzo a tanti rimpianti e occasioni perdute. Era troppo acerbo e immaturo per stare in quell’Inter, infruttuosi e perfino dannosi tutti i prestiti in Serie B e all’estero tra SPAL, Venezia, Basilea, Anderlecht, Bari, Samp", scrive La Gazzetta dello Sport.

Questa carriera così poco lineare è stata raddrizzata solo nell’ultima stagione, passata a Empoli. A fine stagione, dopo un Mondiale per Club condiviso proprio con il fratello Pio, ha lasciato definitivamente l’Inter dopo 14 anni di militanza. Non più prestito, ma con la cessione.

Pio, invece, è diventato subito per l’Inter ciò che Sebastiano sarebbe potuto essere e non è stato: il talento su cui costruire la squadra di oggi e di domani. "Come il fratello, è stato forgiato in nerazzurro fino alla Primavera ma, a differenza di Seba, Esposito Jr in prestito (allo Spezia) non è evaporato, anzi è esploso con 19 centri in una stagione. In nerazzurro ha poi ritrovato l’allenatore ideale, volto amico e rassicurante: Chivu lo conosce sin da piccino e ha la missione dichiarata di lanciarlo in orbita. A Seattle, contro i giapponesi dell’Urawa al Mondiale, è stato proprio il tecnico romeno a regalare a Pio l’esordio assoluto con la maglia dei grandi. E siccome il destino si diverte spesso, è entrato in campo al posto del fratello maggiore che era partito titolare", ricorda la rosea.