Supercoppa Primavera, i Top&Flop di Inter-Cagliari: Taho croce e delizia, Lavelli è decisivo

Supercoppa Primavera, i Top&Flop di Inter-Cagliari: Taho croce e delizia, Lavelli è decisivoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Ieri alle 20:50Giovanili
di Marco Corradi

Dopo aver rischiato grosso, l'Inter Primavera ottiene il risultato sognato e sperato nella Supercoppa Italiana di categoria. I nerazzurri, andati due volte in svantaggio, pareggiano con Mosconi e Lavelli, conquistando poi la vittoria ai rigori: cinque su cinque interista, mentre Taho si riscatta e para il rigore che vale la vittoria. Si tratta del secondo successo in Supercoppa, dopo sei ko. Di seguito i Top&Flop della sfida.

I TOP

Lavelli - Rientrava dall'infortunio e l'Inter ha deciso di fargli vivere un recupero soft, con qualche minuto in Primavera per poi inserirsi gradualmente nell'U23. Mai scelta fu più azzeccata, visto che entra per Lavelli ed è l'uomo decisivo: suo il gol che porta tutti ai rigori, dove l'Inter alza la Supercoppa.

Iddrissou - Mosconi è l'autore della rete dell'1-1 e Lavelli l'autore del 2-2, ma Iddrissou è probabilmente il miglior nerazzurro nell'arco di tutta la sfida. Moto perpetuo quello del centravanti, che chiude da centravanti e dimostra di usare molto bene il fisico. A questo si aggiunge il suo, glaciale, rigore che dà fiducia a tutti nella serie per il titolo.

Marello - Se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro nerazzurro di Tommaso Marello è decisamente roseo. L'Inter l'ha pescato dall'Udinese per sostituire Cocchi e il classe 2008 ha dimostrato di poterne essere un degno erede: cross puntuali, mancino educato e un grande rigore.

I FLOP 

Taho - Aver parato il primo rigore del Cagliari lo salva solo parzialmente. Gravissimo l'errore in avvio, quando ha sbagliato completamente il controllo e ha regalato la rete dell'1-0 a Trepy. Incerto anche sul raddoppio, prova decisamente rivedibile la sua.

Pinotti - Era uno dei reduci dalla scorsa stagione, quella dello scudetto, e ci si aspettava una prova da leader. Il numero dieci, invece, ha deluso completamente. Solo un guizzo nella ripresa, per il resto una prova da assoluto fantasma.