Vieri: "Inter favorita per lo scudetto. Pio Esposito? Lasciatelo in pace"

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, a margine dell’evento organizzato dall’agenzia di comunicazione Stars On Field per la presentazione della nuova Cittadella dello Sport di Tortona, l'ex bomber nerazzurro Christian Vieri ha toccato diversi temi.
Partiamo dalla notizia più fresca. San Siro sta per essere venduto a Inter e Milan e nei prossimi mesi inizieranno i lavori per la demolizione di uno stadio storico per il nostro calcio. Che ne pensa?
"Penso che era anche ora, finalmente avremo uno stadio nuovo e all’avanguardia come la città di Milano merita. Hanno buttato giù Wembley, per poi costruire un impianto più moderno e più adatto alle esigenze del calcio e della società di oggi, lo possiamo fare benissimo anche noi senza doverci sempre disperare. Poi ci chiediamo perché restiamo indietro".
E i ricordi? Lei ha scritto pagine importanti qui dentro.
"Ma assolutamente sì e quelle restano. Così come i tanti ricordi. Però vuole mettere non poter ospitare gli Europei o la finale di Champions perché non abbiamo uno stadio moderno? Non è accettabile e sinceramente non penso convenga a nessuno".
Passiamo al calcio giocato. Se le faccio la parola scudetto, chi vede favorita?
"Credo che l’Inter sia ancora un passo avanti alle altre. Per qualità, esperienza e profondità della rosa. Poi, attenzione, dico che per me può vincere non che debba farlo assolutamente. È un campionato molto equilibrato in cui può succedere di tutto. Ma se dovessi puntare una fiche, la giocherei sui nerazzurri".
Su Chivu che idea si è fatto?
"Conosco tante persone in società, parlo spesso con loro e mi raccontano di un mister stakanovista con tanta voglia di fare bene. Gli va data fiducia, però. Non è che se perde con l’Udinese si inizia a parlare di crisi o di esonero. Dategli tempo".
Nelle ultime settimane si parla sempre di più di Pio Esposito. Sabato scorso ha trovato il gol con il Cagliari e ora, complice l’infortunio di Thuram, potrà avere ancora più spazio. Pensa che sarà all’altezza di una maglia pesante come quella dell’Inter?
"Credo proprio di sì, sia per un discorso fisico che dal punto di vista tecnico. Regge botta anche in campo internazionale. Però, anche qui, ci vuole un po’ di tempo. So che si allena molto bene, che ha tanta fame di spaccare il mondo. Sono queste le chiavi. Voi lasciatelo giocare in pace e vedremo dove arriverà".
La pressione potrà essere un ostacolo?
"Per me dovrebbe essere uno stimolo. Il grande giocatore è quello che riesce a trasformare la paura in adrenalina. Non dormi la notte, magari, ma ti dai la carica giusta. Giochi in Champions, giochi il derby, è normale ti tremino un po’ le gambe. Ma deve essere benzina per dare sempre di più".
In chiusura capitolo Nazionale. Come l’ha vista la squadra di Gattuso?
"Nelle ultime uscite l’ho vista bene, mi ha convinto. Poi potremmo stare tutto il giorno a chiederci perché facciamo così fatica ad andare ai mondiali. Non lo so. Ora dovremo vincere le prossime, segnare tanti gol e sperare. E se poi ci toccherà lo spareggio, essere bravi a dare tutto. Ho fiducia in Rino e nei ragazzi".
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