Benfica, Mourinho: "Non sono venuto qui per infastidire il Porto"

Buona la prima per <strong>José Mourinho</strong> sulla panchina del <strong>Benfica</strong>, dopo aver trafitto l'AVS per 3-0 nella giornata odierna. Il tecnico portoghese, intervenuto in sala stampa dallo stadio del CD Aves, ha svelato un retroscena. Ossia di aver parlato con André Villas-Boas, presidente del Porto, e il numero uno dello Sporting Frederico Varandas dopo aver già firmato con le <em>Aquile</em>.
"Se mi chiedete se il Porto è uno dei club più grandi del mondo, sì. Se il Porto è un gigante, dico di sì. Non sono venuto al Benfica per infastidire il Porto, sono venuto per godermi l’opportunità di allenare un grande club, con grandi ambizioni. Spero che non si arrabbino con me", ha ironizzato Mourinho. "Dopo essere arrivato al Benfica, <strong>ho parlato con Villas-Boas e con Varandas, il presidente dello Sporting. Il fatto di essere allenatore del Benfica non significa che io sia venuto per fare guerra</strong>", ha svelato l'ex allenatore di Roma e Inter.
"Se penso che verrò applaudito di nuovo al Dragao? Ovviamente no. Il Porto è una parte importantissima della mia storia e io lo sono della storia del Porto". Invece sulla <strong>scelta di approdare al Benfica</strong> scherza e in parte parla seriamente: "Abbiamo deciso, con il mio staff, di andare in vari posti, sia in Portogallo che all’estero, ma solo in club che stanno vincendo. Il Porto la settimana scorsa, questa settimana sarebbe stato lo Sporting-Moreirense, poi saremmo andati a Madrid, avevamo deciso di non andare all’Inter. I tifosi mi hanno riservato un’accoglienza fantastica, che credo di meritare, ma per 90 minuti siamo nemici… ma nemici sportivi, non voglio niente di più di questo. Il Porto vuole vincere e anch’io voglio vincere. Nient’altro".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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