ESCLUSIVA - Rolando: "In Champions è un'altra Inter. Lautaro? Non saprei come fermarlo"
Solo poche ore al calcio d'inizio di Inter-Porto: ad un anno dall'eliminazione contro il Liverpool - avvenuta prorio agli ottavi di finale della scorsa edizione della Champions League - i nerazzurri hanno la possibilità di rifarsi, contro un avversario forte, ma anche maggiormente alla portata dei Reds.
La redazione de L'Interista ha contattato un doppio ex della sfida, il portoghese Rolando, che ha indossato la maglia della Beneamata nella stagione 2013/14.
Per chi tiferai mercoledì in Inter-Porto? Quali ricordi hai di questi due club?
"Me la cavo dicendoti che è una partita da godersi da spettatore, fra due grandissime squadre ed in un palcoscenico eccezionale. E sì, amo tanto entrambi i club. Ma da tanto tempo abito ad Oporto e forse, essendo stata la mia prima squadra, amo un po' di più il Porto".
Che squadra è quella di Conceição oggi? Chi deve temere Inzaghi?
"E' una società che non cambia mai troppo: ha una grandissima continuità a tutti i livelli e da diversi anni Conceição porta avanti il suo lavoro. Con calciatori che sanno cosa devono fare. Una squadra fortissima. Non c'è un calciatore che più di altri si esalti troppo rispetto al collettivo: è il gruppo ad essere eccezionale ed a sapere come affrontare questo tipo di serate".
Che ne pensi dell’Inter quest’anno? Dove può arrivare?
"C'è un'Inter in Champions ed una in campionato. Quella vista in Europa è tosta, difficile da affrontare, uscita indenne da un gruppo difficilissimo. Dopo ognuno può vincere, l'Inter è fra le squadre che possono dire la propria. Sta giocando bene, ha le sue chances di arrivare fino in fondo alla competizione".
Lautaro si sta consacrando nel calcio internazionale: che ne pensi di lui?
"Sta vivendo un momento brillante. Psicologicamente sta bene, sta segnando con continuità. Quando poi vinci il Mondiale, dopo diventa tutto diverso, la fiducia è al top. Sta facendo una bellissima stagione".
Se dovessi marcarlo tu, come lo fermeresti?
"Con i campioni come lui non è facile: non hai modo di fermarli. E' dura per i difensori. Diciamo che farei di tutto per fargli sentire il fisico (ride, n.d.r.), per creare un duello più tosto. Ma poi dipende sempre da lui, perché ripeto: è un campione".
Un'altra squadra che ami è il Napoli. Lo scudetto lo ha ipotecato, ma anche in Champions i tifosi vogliono sognare...
"La Serie A si può dire che l'ha messa in cassaforte, sì. E quando è così, la fiducia sale al massimo. Sta giocando benissimo, può sicuramente ambire ad arrivare fino in fondo anche in Champions. Dove però ci sono delle squadre che sanno esattamente quello che devono fare per vincere. Bisogna metterlo in conto, è difficile. Ma non si sa mai: se continuasse a giocare come sta facendo...".
Come stai, hai ancora voglia di giocare o di lavorare nel calcio.
"Ho voglia di giocare. Sto cercando una possibilità di giocare, anche fosse in un posto lontano. Anche per restituire qualcosa al calcio dopo tutto quello che mi ha dato. Qatar, Iran, Thailandia, Indonesia: paesi dove il calcio sta crescendo molto e dove vogliono sviluppare questo sport. Se non dovesse arrivare l'occasione giusta, allora vorrei comunque continuare a lavorare nel calcio".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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