ESCLUSIVA - L'ex c.t. di Aruba racconta Dumfries: "È una vera bestia. Si sta adattando"
Denzel Dumfries vuole tutto: l'Inter, dove cerca di affermarsi come titolare domenica dopo domenica, giocandosi il posto sulla fascia destra con Matteo Darmian; l'Olanda, con la quale ieri ha conquistato, da titolare, un'importante vittoria (per 1 a 0) in Lettonia, portandosi al comando al gruppo G per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar.
Un inizio di stagione promettente, anche se con alti e bassi, per l'ex Psv Eindhoven: a tratti ha messo in mostra le sue potenzialità, soprattutto in fase offensiva, pur facendo capire quali sono gli aspetti sui quali deve ancora migliorare. Ma dove può arrivare Dumfries? Posto che sia sbagliato ed ingiusto il paragone con il suo predecessore Hakimi, ne abbiamo parlato in esclusiva con Giovanni Franken, ex commissario tecnico della nazionale di Aruba, che lo chiamò nel 2014 per delle sfide amichevoli, prima che scegliesse la maglia Orange.
Che ricordo ha di Denzel?
"Ricordo che quando lo chiamai a giocare per Aruba non era così abile, non aveva delle qualità eccellenti in evidenza. Ma aveva una mentalità ed una personalità straordinarie, già in giovane età".
Che impressione le fece in campo?
"Notai in particolare la sua grande determinazione a voler raggiungere i suoi obiettivi. E aggiungo: la sua devozione per il gioco del calcio. Una cosa unica che lo ha guidato nel suo percorso".
L'ha sorpresa vederlo arrivare all'Inter?
"No, non sono sorpreso di vederlo vestire la maglia nerazzurra, perché ogni volta che qualcuno mi racconta quali sono i suoi sogni, io li rispetto sempre. A sorprendermi è stato il modo con cui ci è arrivato. Ha una volontà così forte. E' stato d'ispirazione anche per me".
Quanto pensa sia cresciuto in questi anni?
"Moltissimo, e sotto tutti i punti di vista. Tecnico, tattico e fisico. Se penso a quando l'ho conosciuto da più giovane, oggi è davvero irriconoscibile. Una vera bestia!".
Quanto e dove pensa invece che possa ancora crescere?
"Ha mostrato subito le sue potenzialità, grazie alla sua mentalità, che gli permette di adattarsi a qualsiasi situazione e livello. Così ora si sta adattando alla Serie A. Migliorerà ancora ed ancora tanto".
Vi sentite ancora?
"Non l'ho ancora sentito da quando è andato a Milano. Succederà presto, perché sappiamo entrambi da dove siamo partiti, insieme e cosa abbiamo ottenuto, assieme".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati