ESCLUSIVA - Gianfelice Facchetti: "Lukaku quel che mancava all'Inter. Skriniar? Una lacrima scenderà..."
Da Lukaku al possibile arrivo di Dybala, da Skriniar verso il Psg a Bremer come rimpiazzo: i temi non mancano in questo mercato rovente per l'Inter. La nostra redazione ne ha parlato con Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto.
Gianfelice, ti saresti mai aspettato di rivedere all'Inter Lukaku dopo un anno?
"No, per tutte le ragioni che sappiamo, a partire da quanto successo soltanto 12 mesi fa e dal prezzo per il quale era stato venduto al Chelsea. Di certo non me lo aspettavo dopo solo un anno. Per le difficoltà a spendere che hanno oggi i club e per tutta la situazione bisogna dire che quella di Marotta ed Ausilio è stata un capolavoro".
Al di là del lato economico, anche dal punto di vista tecnico era ciò che mancava all'Inter?
"Credo di sì, lo abbiamo visto con i nostri occhi: nei periodi di massima difficoltà della stagione, ci mancava qualcosa che assomigliava tanto, tantissimo a Lukaku. Penso di non essere stato l'unico a pensare, più di una volta: "Ah, se ci fosse stato Lukaku oggi". Senza nulla togliere agli altri. Penso per esempio a qualche partita non vinta per dei rigori sbagliati, come con l'Atalanta ed il Milan all'andata, ma in generale in tutta la stagione".
Dybala invece è da prendere ad ogni costo?
"Sto vivendo queste situazioni con un certo distacco, certo che effettivamente sembrava un affare totalmente fatto e qualcuno ancora ribadisce che sia così. Va detto che la rosa dell'Inter è di un certo tipo, va liberato sicuramente dello spazio, per esempio per un giocatore come Sanchez va trovata una sistemazione. Insomma, Dybala sì, ma capisco che la dirigenza voglia prima gestire anche le uscite, pur se magari possa essere un affare avanzato".
Eventualmente, lo vedresti possibile il tridente con Lautaro e Lukaku?
"Queste sono tutte cose che eventualmente dovrà vedere l'allenatore. Ma penso che Inzaghi si sfregherebbe le mani ad avere attaccanti di questo calibro, averne di problemi così! In attacco potrebbe sbizzarrirsi con le varie soluzioni a disposizione, poi lui è uno a cui piace il gioco offensivo e ricercare nuove vie per il gol".
Sei d'accordo con Marotta quando dice che, nel commentare la possibile cessione di Skriniar, dice che forse è più facile sostituire un difensore che un attaccante?
"Difficile da dire. Se guardo questa squadra, per quel che è stata l'anno scorso, con i problemi che ha avuto, forse sì. Perché le lacune sono state soprattutto in attacco e non so che tipo di certezze abbiano con, per esempio, Bremer. Sicuramente oltre al discorso tecnico, va guardato il lato umano: Skriniar è entrato nel cuore di noi tifosi per tanti motivi: dovesse partire, una lacrimuccia scenderebbe".
Ma nello spogliatoio sarebbe un rischio perderlo, oltre al lato tecnico?
"Sicuramente, tutti possono vedere anche dagli atteggiamenti in campo quanto è importante per il gruppo. Per l'atteggiamento, la grinta, le prestazioni superlative. E' un campione, ma anche un leader dal rendimento strepitoso. Vedremo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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