ESCLUSIVA - Cucchi: "Correa straordinario. I gol di Lukaku li faranno altri: l'Inter non si è indebolita"
"Una squadra diversa, ma si adatta meglio alle idee di Simone Inzaghi": l'Inter, secondo Riccardo Cucchi è riuscita, con le poche risorse a disposizione, a costruire una rosa non soltanto competitiva, ma forse anche più consona a quello che è il credo del nuovo allenatore.
Lo storico ex radiocronista, raggiunto in esclusiva dalla redazione de L'Interista, ha commentato questo inizio di campionato.
Si parla del ritorno del campionato delle 7 sorelle. E' davvero così equilibrato?
"E' un po' presto per dirlo con decisione. Mi pare di poter dire che in queste prime due giornate la previsione di un equilibrio maggiore sia stata rispettata. Anche che alcune squadre più di altre abbiano dimostrato di essere in palla, come Inter e Lazio. Il Napoli è più pragmatico rispetto al passato, il Milan può confermarsi. Insomma, le premesse ci sono tutte".
Qualche settimana fa il morale della tifoseria dell'Inter non era al massimo. Dopo due partite, la falsa partenza della Juventus e la partenza di Cristiano Ronaldo invece, ora in molti indicano i nerazzurri come favoriti: è davvero cambiato l'equilibrio in poche settimane?
"Secondo me l'inter era favorita a prescindere. Chi vince lo scudetto nell'anno successivo ha motivazioni forti per confermarsi, per non deludere. Alcuni colpi sono stati duri da digerire: l'addio di Conte, la partenza di Lukaku e Hakimi. Ma, anche in considerazione della crisi finanziaria, penso di poter dire che Marotta ed Ausilio abbiano operato bene sul mercato. A partire dalla scelta di Inzaghi, un tecnico giovane e con prospettive molto interessanti di crescita. Poi gli acquisti molto interessanti. Correa azzeccatissimo, soprattutto con Simone. L'Inter farà bene e sono convinto che giocherà anche bene. Ha caratteristiche tecniche per fare gioco divertente e in profondità. Non credo che Inter si sia indebolita. L'attacco ha molte alternative, al netto della grandezza di Lukaku. Insomma è una squadra diversa, ma si adatta anche meglio all'idea di gioco di Inzaghi".
Sulle qualità di Dzeko non si discute. Lukaku però garantiva 20-30 gol. Può il bosniaco arrivare a fare tante reti anche a 35 anni?
"Potrei mettere in parallelo, a livello di peso nella squadra, Lukaku e Ronaldo, con le dovute proporzioni. Quando parte uno così hai un problema, devi trovare un giocatore che possa garantire lo stesso numero di gol, Questo giocatore non esiste né all'Inter né alla Juve. Quindi devono essere tutti prolifici. L'Inter si è privata di tesoretto potenziale di gol importante, ma potrà essere più prolifica nei vari interpreti: quei 30 gol possono essere equamente distribuiti fra Lautaro, Correa, Sanchez, Dzeko".
Per Correa è l'anno consacrazione?
"Rischio di essere poco obiettivo: Correa l'ho amato tantissimo da laziale ed anche da appassionato di calcio, da sempre. Ha qualità, tecnica, rapidità, capacità di giocare il pallone, di saltare l'uomo. E' davvero straordinario. L'unico limite è forse quello che è stato a volte discontinuo. Ma sapete che rapporto c'è fra Inzaghi ed il Tucu, dunque se Simone saprà correggere questo aspetto del suo carattere, Correa potrà diventare titolare inamovibile".
E' stata l'estate italiana. Anche i club possono sognare di regalarci una gioia nelle coppe europee?
"Sono più dubbioso su questo. Spero che l'entusiasmo creatosi intorno alla nazionale azzurra possa trascinare i club italiani ed aiutarli a crescere. Ma il gap con certe squadre europee rimane importante. Naturalmente sarei felice di essere smentito dal campo. D'altronde, chi avrebbe pronosticato la vittoria dell'Italia all'Europeo?".
Con la perdita di tanti diritti da parte di Sky, c'è stata una vera rivoluzione quest'anno, sia per i diritti TV che per gli orari.
"Sul tema orari: non si torna più indietro, è una cosa ormai intoccabile piaccia o no. Anche per consentire a più utenti di vedere più partite. Lo spezzatino serve per poter vedere più partite. Per il resto: l'esclusiva è legittima. Ma nel momento in cui si ha l'esclusiva, significa che il tifoso non ha più scelta, deve per forza abbonarsi a quella piattaforma. Io non ho nulla contro lo streaming, però vorrei vederla. Le mie prime esperienze non sono state buone".
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