ESCLUSIVA - Boninsegna: "Derby imprevedibile. Lautaro ha classe, con Dzeko si completa"

ESCLUSIVA - Boninsegna: "Derby imprevedibile. Lautaro ha classe, con Dzeko si completa"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Bursi
venerdì 4 febbraio 2022, 19:04Esclusive
di Daniele Najjar

Derby, ci siamo: domani alle 18:00 Inter e Milan si daranno battaglia in uno dei derby più attesi degli ultimi anni, vista la posizione in classifica e la distanza ridotta fra le due squadre (anche se i nerazzurri hanno una partita in meno). La squadra di Simone Inzaghi ha la possibilità di respingere le velleità dei rossoneri in un momento in cui i rivali non possono permettersi motli passi falsi, d'altra parte il Diavolo vuole rilanciare le proprie ambizioni di Scudetto.

La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva Roberto Bonisegna, che tante reti ha segnato con la maglia della Beneamata, 5 dei quali proprio nella Stracittadina.

Roberto, lei ne ha vissuti molti di derby: cosa significa vincerne uno, in un momento come questo della stagione?

"Vincere in questa partita è sempre molto affascinante. E' la partita più importante. La gente te lo fa capire: io abitavo a piazzale Bausan, avevo il portinaio milanista che mi chiedeva ogni giorno come stavo. E io: 'Sto bene, sto bene Eugenio!'. Anche mia moglie assisteva a queste scene. E' una partita che ti lascia una grande gioia e forza. Secondo me la classicissima era Inter-Juventus, ma il derby è tutta un'altra cosa".

A partire dal portinaio dunque, Milano crea il clima partita già dai giorni prima?

"Te lo fa sentire, sì. Quando si andava al bar o al ristorante tutti ci chiedevano: "Allora, come andiamo? Domenica vinciamo?". Allora andavi a casa anche prima, perché se per caso si perdeva poi uscivano le voci sul fatto che la sera prima eri in giro. Ci voleva anche una certa intelligenza per capire che era una partita particolare".

La pressione maggiore è soprattutto sul Milan?

"Sì, anche se il derby è una partita a sé. Io ne ho giocati tanti, fra campionato e coppa Italia. Quando eravamo favoriti tante volte perdavamo, così come il contrario. Questo match è bellissimo anche perché è davvero imprevedibile".

Qual è quello che più le è rimasto nella memoria?

"Quello di ritorno nella stagione 1970/71, quando poi abbiamo vinto lo scudetto. In quella stagione vinsi anche la classifica cannonieri. E con orgoglio ricordo che qualche gol nel derby l'ho fatto":

Come vede l'Inter dopo questo mercato?

"L'Inter era più forte l'anno scorso, con Lukaku, Hakimi ed Eriksen. La nostra fortuna è che le altre squadre hanno più problemi di noi. Se la Juventus fosse partita con questi giocatori magari sarebbe stato diverso. Ma credo che ora, con 11 punti di distacco ed una partita in più, non possa rientrare. O almeno lo spero (ride, n.d.r.)".

Dzeko-Lautaro le piace come coppia?

"Stanno facendo bene, non era semplice per Edin sostituire Lukaku. A me è dispiaciuto che se ne sia andato, perché l'anno scorso era stato determinante. Credo sia una bella coppia perché mi sembra che vadano molto d'accordo. Uno fa più la prima punta, l'altro invece un po' più di movimento. E' una coppia che si intreccia, secondo me uno compensa l'altro".

Lei che è stato un grande attaccante, crede che Lautaro possa affermarsi come uno degli attaccanti migliori in circolazione?

"Il Toro è giovane, può solo migliorare perché ha ancora ampi margini di crescita: ha classe e intelligenza. Basta che continui a comportarsi bene, ad allenarsi bene. Può dare molto all'Inter ed al calcio nei prossimi 5-6 anni, ha tutto il tempo dalla sua".

Il calcio di Inzaghi sarà vincente oltre che bello? Posto che un trofeo è già arrivato.

"Inzaghi è un ragazzo serio. Sostituire Conte non era facile: aveva grinta e personalità e la trasmetteva ai giocatori. Logicamente poi ha fatto i suoi interessi. Dunque spero che potremo vincere di nuovo, anche per dimostrargli che ce l'abbiamo fatta pure senza di lui".