Sta nascendo la "giovane" Inter. E il capitolo di Brozovic merita una piccola riflessione laterale
Nella mente della maggior parte degli interisti ieri è balenato un sano ottimismo.
La firma di Frattesi, il suo arrivo omaggiato dai tifosi, con relativo entusiasmo e i rinnovi di Bastoni e Calhanoglu, hanno regalato una giornata serena.
Il quadro è naturalmente più complesso. Nella stessa giornata è arrivata l’offerta del Manchester utd per Onana. Una cifra di 45 milioni rifiutata dall’Inter che punta a prenderne di più. E’ in pratica l’ufficialità della cessione di Onana che verrà effettuata dopo una probabile settimana di trattative serrate per poi chiudere gli affari in essere per completare la rosa dell’Inter.
Inzaghi dovrà inventare una diversa struttura dell’impostazione del gioco dal basso, che con il portiere camerunense aveva trovato completezza e una tale efficacia da rendere l’Inter una squadra diversa da tutte e più efficace in questo fondamentale. Ripartire da un giovane portiere come Trubin per il momento sembra la mossa più probabile ma non scontata. La difesa, dopo l’innesto di Bisseck, che a breve verrà formalizzato (la società ha già pagato la clausola), è praticamente definita, il centrocampo attende un eventuale altro innesto (Pereyra o Samardzic). Sulle corsie esterne, dopo il mancato riscatto di Bellanova, Gosens è prossimo all’addio per tornare probabilmente in Germania. Questo significa che Marotta e Ausilio dovranno prendere altri due giocatori in quel ruolo, ma non ci sono ancora nomi messi a fuoco.
L’attacco per ora è caratterizzato da Lautaro Martinez e Thuram. Lukaku è possibile ma non così certo e Correa, se non si riesce a piazzarlo è facile che resti pure in questa stagione.
Si sta meditando sulla promozione più stabile in prima squadra di Valentin Carboni o sulla convenienza di mandarlo in prestito.
Il capitolo di Brozovic merita una piccola riflessione laterale. La sua cessione è stata metabolizzata in fretta ma la coda polemica con il club lascia immaginare che all’interno ci fossero altre questioni che hanno convinto la dirigenza a cederlo, nonostante il rinnovo effettuato solo un anno fa. Diversamente non ha senso cedere un centrocampista del genere, anche se 31enne, con un contratto così lungo.
La convenienza sta nel risparmio del suo ingaggio ma tecnicamente rinunciarvi non è certo un vantaggio. L’innesto di Frattesi ci si augura non sia troppo complicato ma è un giocatore che deve ancora formarsi ad alti livelli, anche e soprattutto nella gestione mentale dei grandi appuntamenti. E’ un giocatore di enorme talento, capace di inserimenti, giocate di alto livello e nel giro della nazionale. L’anomalia risiede in un centrocampo forse troppo basso, nella speranza che sia un falso problema.
Il tema dello stadio è incredibilmente opaco, quello dello sponsor attende di essere formalizzato ma il tempo passa, la cessione dell’Inter rimane sullo sfondo e i debiti, nonostante le straordinarie entrate di questa stagione, non diminuiscono affatto.
Il fatto è che Marotta ha dovuto gestire i nodi arrivati al pettine. La rosa era invecchiata all’eccesso e alcuni giocatori come Gagliardini volevano andare via. Skriniar più che giocare, lungo la stagione ha soggiornato, rendendo il suo addio indifferente e privo di empatia. Pessimo.
Dzeko e D’Ambrosio avevano raggiunto un’età ritenuta troppo elevata per continuare un’altra stagione insieme. Gli innesti di tre giocatori giovani e la prospettiva di altri due in arrivo, riequilibra l’organico e lo aumenta in termini di valore. E’ una bella giornata e merita di essere conservata e proseguita nel suo significato. Così ci sono buone probabilità di restare protagonisti.
Amala
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