Secondo posto in campionato ancora possibile: pronti a sfondare il muro dei 100 gol! Poi tutti a Istanbul!
Dopo la penultima giornata di Serie A i posti in Champions sono ormai delineati. L’Inter, fresca del bis in Coppa Italia, è stata bravissima a liquidare l’Atalanta a San Siro, malgrado tra la vittoria a Roma del secondo Trofeo della Coccarda Tricolore consecutivo e la gara coi bergamaschi, la squadra di Simone Inzaghi abbia riposato pochissimo allenandosi solo venerdì.
Il Milan ha sconfitto la Juve anche a Torino: non accadeva dal doppio 3-0 del 2009-10 che i rossoneri battessero i bianconeri in entrambe le partite di Campionato. La Lazio ha invece sofferto più del previsto per piegare la già retrocessa Cremonese, vincendo solo all’ultimo respiro con l’inzuccata di Sergej Milinković-Savić. Così ora, tolto il Napoli a quota 87, che può chiudere a 90, ma senza battere il record dei 91 punti di Sarri del 2017-18, al secondo posto c’è la Lazio a 71, poi l’Inter a 69 e il Milan a 67.
All’ultima giornata l’Inter con un punto potrebbe chiudere al 3° posto, ma espugnando Torino granata anche al 2° se la Lazio non vincesse ad Empoli. In caso di arrivo a pari punti con i biancazzurri, secondi sarebbero i nerazzurri per miglior differenza reti, visti gli sconti diretti in parità.
Ma la vittoria del Milan obbliga comunque l’Inter a non perdere, perché se il Milan battesse a San Siro il Verona, in disperata lotta per la salvezza con lo Spezia, i nerazzurri rischiano di chiudere al 4° posto scavalcati dai cugini.
Intanto sono già partiti i pubblici dibattiti in vista di Istanbul.
La prima questione è se a Torino sia meglio dare altri minuti ai titolari, esponendoli al pericolo di infortuni, oppure lanciarsi in turn-over assoluto con tutti i rischi già visti a Napoli. Alla finale di Champions League a Istanbul con il Manchester City mancano 12 giorni: val la pena di far mantenere ai titolari il ritmo-partita oppure metterli sotto una campana di vetro fino alla finalissima? Saprà Simone Inzaghi cosa è meglio.
E visto che la formazione per Istanbul è praticamente fatta, chi mettere dal primo minuto contro il Manchester City al fianco di Lautaro Martinez, che è in forma ditirambica?
Džeko o Lukaku? Edin Džeko, tra l’altro ex del City, è più tattico nel tenere compatta la squadra, mentre Lukaku, che da aprile va a segno con regolarità, è contropiedista puro.
I numeri per i tre attaccanti dell’Inter sono bellissimi: per Lautaro 27 gol stagionali con 10 assist in 54 presenze, con un gol ogni 143 minuti; per Džeko 14 gol e 5 assist in 50 presenze con un gol ogni 200 minuti; per Lukaku, gli stessi 14 gol di Džeko, ma in sole 35 presenze e con 6 assist che significano un gol ogni 133 minuti.
In totale i tre attaccanti dell’Inter hanno segnato 55 reti sulle 99 realizzate in tutte le competizioni e ci sarebbero anche i 4 centri del Tucu Correa.
Avete letto bene: l’Inter a fine stagione avrà giocato in totale 57 gare, perché ne mancano 2, l’ultima in campionato col Torino e la finale di Champions League a Istanbul con il Manchester City, ma può sfondare il muro dei 100 gol stagionali!
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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