Regola numero uno per vincere lo Scudetto: sudarsi ogni gara. Ma non gridiamo alla tragedia sportiva
Dai diciamocelo, intorno all’Inter c’era troppa euforia, troppa convinzione di essere perfetti, belli e impossibili per tutti e, alla fine, l’effetto boomerang è arrivato, immancabile e puntuale come le tasse. C’è da capire chi, nascondendosi dietro la voglia di elogiare l’Inter, la gufava pesantemente nella speranza che arrivasse questo benedetto passo falso. Ma noi non dovevamo cascarci, non dovevamo pensare che tutto fosse dovuto, che le vittorie sarebbero arrivate per inerzia una dopo l’altra. Non esiste errore più grande di questo. Se l’Inter vuole davvero vincere questo scudetto deve sapere che dovrà sudarsi ogni partita, che i tre punti vanno conquistati remando tutti insieme fino all’ultimo secondo di ogni gara. Gli avversari sono lì, famelici, pronti a farci la festa e a dare tutto quello che hanno per prepararcela per bene. Lo ha fatto mercoledì il Sassuolo che ha attutito il colpo del gol di Dumfries per poi restituircene due quando, inspiegabilmente, abbiamo mollato i remi in barca.
Ha perso intensità il centrocampo, la difesa ha iniziato ad arrancare e, soprattutto, ad arretrare e gli attaccanti del Sassuolo ci si sono buttati dentro come un ragazzino al primo bagno d’estate. Male, perché una squadra matura e vice campione d’Europa come l’Inter avrebbe dovuto imparare dalle esperienze negative passate dello scorso campionato. Per vincere lo scudetto non ci si può permettere cali di tensione. Quelli fisici saranno d’obbligo, gli altri bisogna saperli gestire. Perdere punti in casa contro il Sassuolo non è un buon biglietto da visita da presentare al signor campionato.
Comunque bisogna accendere il campanello d’allarme ma non si deve nemmeno sfociare nella “tragedia” sportiva. La sconfitta , evitabile e da evitare, arriva dopo 5 vittorie consecutive e il primo posto ancora in essere. A Salerno dovrà però scendere in campo una squadra diversa, più “cattiva” e concentrata. La sconfitta di San Siro non è stato un fulmine a ciel sereno. Le avvisaglie le si avevano già avute contro Real Sociedad ed Empoli dove le prestazioni non sono state all’altezza dell’inizio di campionato. Ora si deve resettare e ricominciare a creare i presupposti per tornare a vincere. Quello di Salerno non è un campo facile, vietato sarà prenderla sottogamba ascoltando le voci di crisi della squadra di Sousa. L’obiettivo è uno, chiaro e importante e, per arrivarci, non esistono scorciatoie.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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