Perché l'Inter questa settimana piangerà. Ma adesso fa paura? Cosa può fare Inzaghi per la scalata

Perché l'Inter questa settimana piangerà. Ma adesso fa paura? Cosa può fare Inzaghi per la scalataTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 29 novembre 2021, 18:43Editoriale
di Tancredi Palmeri

La vittoria a Venezia in sé non aggiunge niente rispetto a quanto non si sia evinto una settimana fa sull’Inter. La squadra di Simone Inzaghi è stata dura e compatta, ancora una volta ha concretizzato meno di quanto avrebbe dovuto, ha tenuto in vita l’avversario fino alla fine, ma stavolta come nelle ultimissime uscite è durata fino alla fine e ha cominciato a introdurre un pochino di più il concetto di gestione.

Quello che si aggiunge è che nel giro di 8 giorni il vantaggio che sembrava incolmabile dal Milan, è passato invece da -7 a -1, e con grande scorno dei rossoneri che in verità hanno ampiamente meritato le sconfitte e che adesso giocano senza freschezza mentale addosso, in un pauroso déjà vu dell’anno scorso. Mentre invece il Napoli ha neutralizzato le assenze, acquisendo linfa dalle celebrazioni di Maradona, e forse ha prodotto la propria migliore prestazione stagionale proprio quando più ne aveva bisogno.

Ma l’Inter adesso fa paura? La risposta è sì. Perché in quelle 4 ore tra il fischio finale della partita del Milan e quello d’inizio di quella del Napoli, si sono sprecate le tensioni di napoletani e milanisti e le riflessioni degli appassionati nel vedere il messaggio psicologico di una classifica che diceva Napoli 32, Milan 32 e Inter 31, ma con solo il Napoli con una partita in meno.

Soprattutto perché l’Inter è sicuramente quella che ha giocato meglio finora: in Serie A non ha sbagliato l’approccio né lo sviluppo di nessuna partita, e tutti i punti persi sono stati per mala gestione dell’ultima mezz’ora. Né il Napoli né il Milan hanno prodotto gioco con questa costanza, e dunque la vicinanza dell’Inter non è casuale.

Cosa può fare adesso Inzaghi per la scalata? Perché se il punticino di distacco dal Milan adesso sarà un gap che si palleggeranno, il -4 invece dal Napoli è pur sempre una partita e mezzo di distanza.

Fino alla sosta di Natale l’Inter incontra in serie: Spezia a San Siro, Roma fuori, Cagliari in casa dopo essere andata a Madrid, Salernitana fuori e Torino in casa. Può reggere questo ritmo senza scoppiare? Tanto più che già Darmian dovrebbe tornare nel 2022. Servono tre partite come contro il Venezia, e due come contro il Napoli. Dosare quando puoi in quelle tre, cercare il tuo ritmo senza paura nelle altre due. Lo Spezia è una squadra che gioca quindi non farà sconti, con Thiago Motta che riceverà l’abbraccio dalla curva. Ma poi a Roma ci vorrà un’altra prestazione senza freni per non sprecare la rincorsa. Mentre i tifosi interisti guarderanno l'altra panchina e cacceranno in dentro le lacrime, visto che incredibilmente dopo 11 anni sarà rotto l'incantesimo che non aveva mai visto confrontarsi Mourinho e l'Inter (e che nemmeno si erano mai confrontati nei 10 anni precedenti). Nel frattempo, quello che Simone Inzaghi può fare, è non guardare la classifica…