Nessun favorito. Solo derby

Nessun favorito. Solo derbyTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 10 maggio 2023, 16:04Editoriale
di Lapo De Carlo


Ci siamo dunque. Vent'anni dopo, un'altra semifinale tra Milan e Inter in Champions League.
E' complicato dire, per chi c'era nel 2003 e ha ricordi vividi, se e quanto fosse diversa l'attesa. I nuovi ventenni la stanno giustamente vivendo come un evento epocale ma chi ha qualche anno di più forse ricorda come quel periodo per i tifosi interisti ci fosse più ansia. Con il derby Champions si chiuse un quinquennio di incredibili amarezze, dalla vicenda del 98, gli infortuni di Ronaldo, l'arrivo di Lippi e l'addio traumatico, il 5 maggio e la chiusura di un ciclo drammatico proprio col derby Champions. Lo spirito oggi è diverso perchè i fatti precedenti sono ovviamente mutati, con uno strato di angoscia a ricoprire l'entusiasmo ma senza alcun complesso di inferiorità.

Per qualche strana deviazione delle percezioni i favori del pronostico sono passati repentinamente verso l'Inter nell'arco di sole 48 ore. È bastata la possibile assenza di Leao, tra l'altro solo nella gara di andata, per smobilitare tutto quel ragionamento che la settimana precedente era fondato sull'equilibrio nell' euro derby.

Al di là di questa valutazione pelosa, fatta in leggerezza, è evidente che in campo nessuno si sognerà di sottovalutare nessuno. L'Inter da tre settimane ha improvvisamente svoltato e lo ha fatto con partite convincenti e vittorie maturate nonostante l'ampio turnover.

Tre settimane di ottimo calcio e splendidi risultati sono comunque troppo pochi per poter essere tanto confidenti.
 

Solo tre settimane prima la squadra non riusciva a segnare, l'anemia degli attaccanti era diventata quasi clamorosa e ci si chiedeva quante chance ci fossero di andare nella prossima Champions League. Inzaghi impallinato quotidianamente dagli stessi tifosi, esasperati dalla sua comunicativa e un numero esasperante di partite perse o pareggiate in modo sciagurato.  

Dopo la metà di aprile è successo qualcosa che ha avuto effetti immediati ma è evidente che il giudizio verso questa squadra quest’anno sia straordinariamente condizionato da un andamento senza precedenti.
E’ la prima volta che assistiamo a undici sconfitte in campionato e allo stesso tempo alla stessa squadra vincitrice della supercoppa, in finale di Coppa Italia e in semifinale di Champions. Sono elementi troppo destabilizzanti, estremi e quasi impossibili da tradurre in una valutazione equilibrata. Il fatto è che l’Inter quest’anno ha pareggiato raramente e ha vinto anche più partite. Il dato traduce come il lungo possesso palla abbia la necessità di una macchina che funzioni in ogni reparto.

Contro il Milan sarà necessario non cadere nella tentazione di riversarsi in sovrannumero nell’area avversaria per non subire le ripartenze, non farsi ammonire inutilmente, evitare le provocazioni, tirare dritto e avere la stessa intensità per tutti i 90 minuti.
Ogni tanto quando l’Inter segna tende a schiacciarsi e lasciare troppo campo e la fase difensiva è stata un problema in tutta la stagione.
I derby giocati quest’anno non ci dicono niente di utile. All’andata il Milan ha vinto giocando molto meglio, al ritorno l’Inter ha trionfato in supercoppa e nel derby di campionato ma tutte le partite di questa stagione sono state condizionate dal momento di forma squilibrato. Questa volta ci si arriva con una situazione identica e una maggiore serenità.

Se l’Inter farà meno errori nel palleggio, non sciuperà le occasioni per eccesso di precipitazione e difenderà con tutta la squadra ci sono buone chance. Tre belle settimane ci hanno rianimato ma sono insufficienti per poter avere la sicurezza di essere più forti. Basta restare consapevoli di non essere inferiori.

Amala