La consacrazione di Re Beppe. Marotta presidente: cambia tutto e non cambia nulla, per fortuna

La consacrazione di Re Beppe. Marotta presidente: cambia tutto e non cambia nulla, per fortuna
mercoledì 5 giugno 2024, 22:03Editoriale
di Ivan Cardia

Il magazziniere di Varese ce l'ha fatta: è diventato presidente. Più in un alto di così, non si può. Oggi Giuseppe Marotta detto Beppe è visto un po’ da tutti, chi per un verso e chi per l’altro, come la personificazione del Palazzo. Non è sempre stato così, e ora che è arrivato al vertice del calcio italiano è anche giusto ricordare e riconoscere la gavetta di chi è ancora talmente rimpianto dal proprio passato che fino a poche settimane si ipotizzavano scenari quanto mai lontani dalla realtà. In un calcio che spesso al merito preferisce la raccomandazione, è un percorso che ormai la gavetta la vede come un ricordo lontano, ma che parte da lì e arriva al vertice.

Per l'Inter, tutto cambia e non cambia nulla. Di gattopardesco c'è ben poco, però. È che Marotta era già la figura di riferimento del club da 3-4 anni, da quando Suning ha chiuso i rubinetti e in viale della Liberazione ci si è dovuti arrangiare come si poteva. Morale della favola: si è vinto di più di quanto non fosse accaduto in precedenza. In parte fisiologico - le basi devi pure metterle - in parte monito che i soldi mica fanno la felicità.

Il segnale di continuità di Oaktree, che dal primo minuto ha confermato la piena fiducia in Marotta, è la notizia migliore per i tifosi dell'Inter. Cambia tutto perché da oggi non serve più "l'ok di Zhang", che qualche lungaggine l'ha comportata e forse qualche colpo fatto saltare. Cosa succederebbe in un caso Bremer-bis? La verità è che non lo sa nessuno, perché da un lato Zhang non diede la disponibilità al rilancio, ma dall'altro è tutto da verificare che la dirigenza vi avrebbe dato seguito anche potendo. Non cambia nulla perché Marotta decideva e deciderà, ma anche perché è un presidente non proprietario e questo aspetto resta. La domanda è: se ci saranno da investire 5 milioni in più del previsto, sarà possibile o meno? Da un lato la moral suasion di Marotta, dall'altro i paletti di un fondo. Ci sarà da divertirsi, questo sì, perché il mercato dell'Inter sarà meno lineare di quanto si immagini. La firma più rilevante, però, rimarrà sempre la stessa.

L'era Marotta partirà con due annunci, due rinnovi: quello di Barella è praticamente pronto, quello di Lautaro l'avrebbe voluto anticipare all'assemblea degli azionisti e invece è stato "fregato" sul tempo dalla stamp che del sì del Toro ha già dato notizia. Sono altri due segnali di continuità, e del resto l'Inter degli ultimi anni ha saputo coniugare risultati sportivi ed economici. Si riparte anche con un incontro, quello con l'agente di Simone Inzaghi per discutere il prolungamento dell'allenatore: dovrebbe avvenire tra oggi e domani, anche se nelle ultime ore si è vociferato di un possibile rinvio alla prossima settimana. Non ci saranno grossi problemi, la strada fino al 2027 è tracciata.