L'Inter sulle spalle di Lukaku: Romelu è chiamato allo step finale della sua carriera
Se nel corso dell'ultima estate si era poetizzato forse oltremisura in relazione al ritorno di Lukaku con la maglia dell'Inter, analizzando scenari che avrebbero dovuto personificare nel belga il “salvatore della patria” nerazzurra dopo lo scudetto perso sul filo di lana contro i cugini rossoneri, l'incedere del tempo e la realtà dei fatti stanno disegnando uno scenario ancora più definitivo e carico di aspettative nei confronti del centravanti.
Lo stato di crisi palesato dalla banda di Simone Inzaghi non ha lasciato alcuno spazio a possibili rinascite, al punto che dopo avere cercato di rialzare la testa i milanesi sono ripiombati nell'apnea più totale con la roboante sconfitta di Udine, significativa ben oltre le pur pesanti dimensioni del risultato.
La ricetta più semplice da istruire per una squadra che non funziona, né tatticamente né fisicamente, potrebbe dunque essere quella di abbassare il proprio baricentro fin quando non sarà possibile supportare lo stile di gioco dell'anno passato. E rendersi pericolosi ed efficaci in ripartenza, proprio potendo contare sulla straripante potenza del gigante di Anversa. Insomma un'Inter molto più simile a quella che aveva istruito Conte rispetto a quella che la passata stagione manifestava ambizioni anche fondate di calcio totale e spettacolare.
Un passo indietro dal punto di vista della progettualità, ma che potrebbe rendersi indispensabile per curare i malanni di stagione che stanno affliggendo i milanesi. Esattamente quel tipo di consapevolezza che è venuta meno nell'ultimo mese di febbraio, quando nonostante la crisi di risultati e di identità, i nerazzurri perseguirono nei loro tentativi di correre rischi non calcolati che di fatto costarono carissimi nella corsa al tricolore. La scelta di campo estiva fu conseguente e naturale: riportare a casa Lukaku proprio per avere a disposizione un'arma letale anche in quel tipo di contesto. Ora che il belga morde il freno per tornare a disposizione, la speranza di averci visto giusto si manifesta in maniera immediata. Lukaku è chiamato allo step finale della sua carriera: diventare un leader, diventarlo per davvero.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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