L'Inter ha preso Pavard, ma ci sarà sempre chi avrà da obiettare sulla scelta. Intanto il campionato è iniziato

L'Inter ha preso Pavard, ma ci sarà sempre chi avrà da obiettare sulla scelta. Intanto il campionato è iniziatoTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 23 agosto 2023, 22:35Editoriale
di Gabriele Borzillo

Osanna, sta finendo il calciomercato. Osanna mai come in questa lunga, mostruosamente calda, impietosamente sudaticcia estate. Insomma, a meno di intrusioni familiari, controllare da qui in avanti alberi genealogici dei candidati a vestire la maglia nerazzurra, non si sa mai possano spuntare zii dall’America, cugini di sesto grado dall’Australia e chi più ne ha più ne metta, la dirigenza interista, sì, quella che capisce sempre poco per qualcuno, sta terminando la sessione acquisti/cessioni con un colpo interessante (usiamo interessante così nessuno si monta la testa): Beniamino Pavard da Maubeuge, nord della Francia a un tiro di schioppo dal confine col Belgio, il quale in questo momento, proprio mentre sto scrivendo, non ha ancora firmato, lo dico per la famosa precisione.

Spenderà, l’Inter: perché quando si comprano giocatori di questo calibro (otto tornei vinti in Germania, una Champions, una Supercoppa Europea, un Mondiale per club, campione e vice campione del mondo con la sua nazionale ma cosa volete che sia, parliamo di quisquilie e pinzillacchere), bisogna mettere soldi sul tavolo. Così, anche il tassello richiesto senza mezzi termini da Simone Inzaghi, andrà a far parte del puzzle nerazzurro per la stagione
appena cominciata.

Certo, ci sarà sempre chi avrà da obiettare sulla scelta, più per partito preso che non per una reale necessità di ricerca del contraddittorio. Certo, ci sarà sempre chi parlerà spiegandoci quanto fosse più importante l’acquisto di una punta, tanto cosa volete importi se la richiesta, specifica, arriva dal tuo allenatore, non uno capitato lì per caso. Certo, ci sarà sempre chi, alla prima difficoltà del ragazzo, perché qualche difficoltà Beniamino potrebbe incontrarla, non si sa mai, scriverà post impietosi sulla poca scaltrezza del settore tecnico nerazzurro. Così è il fantastico mondo del calcio.

Intanto il campionato, quello vero e non quello giocato sui vari social, è iniziato. L’Inter è scesa in campo. L’Inter ha dominato la partita, dando l’impressione di poter segnare in qualunque momento della stessa. L’Inter ha vinto, con pieno merito, senza troppi fronzoli né chiacchiericci. E la squadra, cosa volete vi dica, a me piace. Abbiamo perso profili importanti, mica siamo qui a negarlo.

Però il dubbio, il piccolo tarlo che mi assilla, è: ma quanto erano importanti nell’economia del gioco costoro, forse Onana a parte, e quanto, al contrario, pesava il nome che portavano sulla maglietta? Quello di oggi a me sembra un gruppo ben costruito, dove ciascuno ha il suo alter ego che non è una riserva ma, semmai, un altro titolare. Quindi panchina profonda, calciatori forti, possibilità di rotazioni frequenti in modo da far riposare tutti, e per tutti
intendo tutti. Un cocktail dove gli ingredienti sono stati miscelati con intelligenza e senso pratico: cosa serve? Bene, quello si compra. Poi solo il campo ci racconterà come andrà a finire la storia.

Alla prossima, avanti l’Effecì.