L'estate nerazzurra, dalla tragedia all'ottimismo. Un retroscena su Brozovic... e il Barça
La riprova dei fatti, in condizioni complicate. L’estate che doveva portare alla tragedia ed allo stravolgimento a tinte nerazzurre ha in realtà riservato ai tifosi dell’Inter un retrogusto di ottimismo malcelato e peraltro anche giustificato dalle evoluzioni di risultato delle prime uscite stagionali. La squadra di Simone Inzaghi ha risposto come meglio non avrebbe potuto alle sollecitazioni proposte dal calendario, ma è ora chiamata a dare continuità a quel tipo di avvio anche a fronte delle difficoltà e dalla mole di impegni che andrà a contraddistinguere l’immediato futuro dei milanesi.
Il primo ostacolo viene fornito dal calendario internazionale, che di fatto costringerà il tecnico dell’Inter a rivedere le proprie alchimie tattiche in ossequio alla necessità di salvaguardare la condizione fisica dei sudamericani chiamati al tour de force del rientro in Europa dopo le fatiche delle qualificazioni a Qatar 2022. La scelta di concedere uno stop ai vari Lautaro, Correa, Vidal e Vecino viene se possibile anche rafforzata dall’impellenza e dall’importanza dell’impegno successivo che vedrà nientemeno che il Real Madrid a proporsi come avversario per l’esordio nella massima manifestazione continentale.
Soppesare la fatica diventa quindi indispensabile, così come l’effettiva consapevolezza di potersi affidare ad un piano alternativo affidabile. Nel caso specifico, le aspettative sono rivolte principalmente a Stefano Sensi ed Alexis Sanchez, posta l’indispensabilità di Edin Dzeko e l’importanza che rivestirà il bosniaco nell’economia d’attacco nerazzurra.
Infine un passaggio sui rinnovi, al di là delle ormai consuete necessità legate a Lautaro e Barella, si apre rispetto a Marcelo Brozovic arricchito da un retroscena. Nel corso del primo tentativo per il post Hakimi, che l’Inter rivolse all’allora blaugrana Emerson Royal, la controproposta dei catalani fu legata all’inserimento proprio del croato come contropartita tecnica. Non se ne fece nulla, ma in assenza di rinnovo, c’è da scommettere che dalla Catalunya tornerebbero a farsi sentire in maniera probabilmente molto più rumorosa di quanto non abbiano già fatto.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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