Juve-Inter arriva dopo una sosta per le Nazionali, non c'è nessun vantaggio. E l'Inter è un rullo compressore

Juve-Inter arriva dopo una sosta per le Nazionali, non c'è nessun vantaggio. E l'Inter è un rullo compressoreTUTTOmercatoWEB.com
martedì 14 novembre 2023, 22:52Editoriale
di Gian Luca Rossi

Ogni sosta in un Campionato lungo nove mesi è il pit-stop ideale per trarre i primi bilanci. Ho sempre suddiviso i tornei di Serie A in tronchi e tronchetti, a seconda delle strisce di partite giocate, proprio per capire gli eventi e magari prevederli, per quanto possibile.

Allora ripercorriamo l’evoluzione dell’Inter, in ordine cronologico, da sosta a sosta.

Alla prima sosta di settembre, dopo sole tre partite, l’Inter era in vetta alla classifica insieme al Milan con tre vittorie in tre partite, contro Monza, Cagliari e Fiorentina, 8 gol segnati e nessuno subito. In dettaglio la classifica alla sosta di settembre era questa: Inter e Milan 9 punti, Juventus e Lecce 7 punti.
I nerazzurri poi ricominciavano in gloria rifilando 5 schiaffoni al Milan vincendo il 5° Derby su 5 nel 2023, ma di lì a poco sarebbero arrivati i primi passi falsi: la sconfitta interna con il Sassuolo e il pareggio di Bologna li avrebbero portati a perdere il primato in classifica, proprio a vantaggio dei cugini. Così alla seconda sosta di ottobre, pur rispettando la tabella di marcia in Champions, con il pareggio a San Sebastian e il successo sul Benfica, l’Inter si trovò per due settimane superata dal Milan in classifica.

In dettaglio, alla sosta di ottobre la classifica era questa: Milan 21 punti, Inter 19, Juventus e Fiorentina 17.
Dalla sosta di ottobre, l’Inter ripartiva con tre vittorie: Torino in trasferta, Salisburgo in Champions e Roma a San Siro, ritornando subito in testa alla classifica da sola.

Poi in campionato sgasava ancora più spedita con l’autorevole successo sull’Atalanta a Bergamo e, storia di ieri, la vittoria a San Siro sul Frosinone, propiziata dall’eurogol di Federico Dimarco da oltre 56 metri. Nel frattempo due rivali su tre, Milan e Napoli, flettevano con sconfitte e pareggi imprevisti. Così, la classifica a questa sosta di novembre, recita: Inter 31 punti, Juventus 29, Milan 23, Napoli 21, Atalanta e Fiorentina 20.

Inoltre, da una sosta all’altra, l’Inter in Europa ha ottenuto il risultato immediato più evidente, perché la vittoria sul Salisburgo in Austria ha sancito la qualificazione alla seconda fase di Champions League con due turni di anticipo. Inoltre è arrivata la qualificazione già certa al nuovo eldorado calcistico, il Mondiale per Club del 2025, come prima italiana delle due previste da regolamento.

Insomma dalla sosta di ottobre a quella di novembre l’Inter ha vinto tutte le 6 le gare giocate in campionato e Champions, trasformandosi in schiacciasassi.

A tenergli testa in ambito nazionale, visto che non ha impegni europei, è rimasta solo la Juventus del tanto vituperato Allegri. Ora il suo posto nelle tendenze social #out è stato preso da Pioli al Milan, con Garcia già al capolinea a Napoli.
Alla ripresa sarà proprio scontro al vertice a Torino tra Juventus e Inter, le due che, se mi seguite da tempo, avevo già indicato fin da agosto come le principali candidate allo Scudetto 2023-24.

Dalla parte dell’Inter, a detta di tutti, c’è una rosa più completa, mentre dalla parte della Juventus c’è il fatto di frequentare solo il Campionato: giocare meno vuol dire viaggiare meno e avere meno infortuni alla Pavard, tanto per citarne uno a caso, che l’Inter spera di rivedere più o meno tra Natale e Capodanno. C’è da dire però che Juve-Inter arriva dopo una sosta per le Nazionali e questa volta il vantaggio bianconero di poter preparare il Derby d’Italia per tutta la settimana non c’è.

Ognuno dei due ambienti scarica sull’altro la pressione di dover vincere lo Scudetto ad ogni costo, com’è naturale che sia, ma l’unica voce che conterà alla fine sarà quella del campo, anche se è logico che alla giornata numero 13 in un Campionato lungo nove mesi l’esito del primo sconto diretto tra i due fuggitivi non sarà per nulla decisivo. Certo, se l’Inter dovesse vincere si parlerà di mini-fuga nerazzurra perché porterebbe il suo vantaggio sulla rivale a +5, ma in realtà si tratterebbe di meno di due partite, mentre se dovesse vincere la Juventus si limiterebbe a mettere il suo conto muso davanti all’Inter per un solo punticino. In caso di pareggio nulla cambierebbe, ma c’è tutto il tempo per pensarci.

L’Inter badi solo a rimanere la schiacciasassi vista in queste ultime gare.