I voti all'Inter di Inzaghi: 5 al campionato, 8 alla Champions League

I voti all'Inter di Inzaghi: 5 al campionato, 8 alla Champions LeagueTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 16 novembre 2022, 22:46Editoriale
di Filippo Tramontana

Dopo tanto soffrire, cadere e rialzarsi finalmente è arrivata la pausa che chiude le porte ai club per aprirle alle nazionali presenti al Mondiale di Qatar 22.

Una prima parte di stagione senza precedenti compressa ai limiti del possibile e dell’umana comprensione, con giocatori ogni giorno sull’orlo dell’infortunio e del panico da “assenza dal Mondiale”.

Ho sempre sostenuto che quest’anno calcistico sia falsato. Ha ragione Sarri quando dice che, un Mondiale piazzato tra novembre e dicembre in un paese poco “calcistico” come il Qatar, sia un mezzo insulto a tutto il movimento. Si fa per i soldi. Il denaro ormai è l’unico vero motore di ogni carovana che si rispetti, in barba agli ideali, allo sport e al calcio e sempre e solo al servizio di una sana e prorompente ipocrisia, persa e confusa tra gli slogan dei presidenti di Fifa e Uefa.

Ma le mie parole a riguardo non servono a nulla, perciò proverò a concentrarmi su quello che di buono o cattivo ho visto in questi primi tre mesi di Inter.

E’ doveroso, nello sbilanciarsi a provare a dare un’opinione sul cammino nerazzurro, dividere il percorso in due parti ben distanti e opposte: il campionato e la Champions League per poi fare un riassunto finale della situazione.

Proverò a fare una recensione della squadra proprio come si fa con i videogiochi, i film o le serie tv.

VOTO CAMPIONATO: 5

Non credo di essere stato severo nel giudizio. Lo stesso Inzaghi nella conferenza stampa post Atalanta ha manifestato la sua delusione per i risultati ottenuti in queste prime 15 partite. Una squadra come l’Inter dovrebbe essere sempre in testa o, almeno, essere lì a lottare per il titolo. I nerazzurri in questo scorcio di campionato si sono persi troppe volte in un bicchier d’acqua, troppe le cinque sconfitte, quasi tutte (Roma a parte) senza attenuanti. Troppi i 22 gol subiti per una rosa che vanta difensori forti come Skriniar, De Vrij, Bastoni e Acerbi con D’ambrosio pronto a subentrare come sempre utilissimo jolly d’esperienza e carisma intriso di interismo. Numeri impietosi che non possono essere riabilitati dalla vittoria in extremis a Bergamo o dalla classifica “aggiustata” che porta gli uomini di Inzaghi a soli 3 punti dal secondo posto.

La “riabilitazione” del campionato è arrivata grazie alle 6 vittorie nelle ultime sette partite (l’unica sconfitta a Torino contro la Juve) che, quantomeno, hanno evidenziato una reazione del gruppo ad una situazione che aveva dell’irreale.

Marotta e Inzaghi l’ hanno detto chiaro e tondo, c’è bisogno di capire il perché si ripetano sempre gli stessi errori. La squadra si ritrova spesso a non essere in grado di leggere le situazioni all’interno dei novanta minuti rischiando così di compromettere le partite e di buttare al vento punti importanti altrimenti alla portata.

Ci saranno quasi due mesi di tempo per sistemare le cose e la partita contro il Napoli alla ripresa sarà subito una sentenza del lavoro fatto durante l’inverno. Contro Spalletti, per l’Inter, sarà un dentro-fuori con un solo risultato utile per continuare a sperare.

CHAMPIONS LEAGUE: 8

Potrei essere stato anche “stretto” nel giudizio ma la verità è che nessuno, tifosi interisti inclusi, avrebbe pronosticato un passaggio del turno per l’Inter.

Mi ricordo le facce soddisfatte di milanisti e juventini durante il sorteggio mischiate a quelle rassegnate dei nerazzurri.

Invece Inzaghi ha ribaltato i pronostici dimostrandosi un allenatore da competizione Europea. Il mister nerazzurro ha confermato gli ottavi dell’anno scorso ma con un livello di difficoltà molto più alto. Battere il Barcellona (attualmente primo nella Liga) a San Siro e sfiorare la vittoria anche al Camp nou è cosa da storia non da normalità.

In due anni Inzaghi ha portato la squadra a vincere contro il Liverpool, il Barca e ottenere due pass per entrare tra le migliori 16 d’Europa.

Qui non si può che fare applausi alla squadra e a un gruppo che ci ha sempre creduto nonostante tutto.

VOTO FINALE: 6,5

La media matematica è presto fatta. La stagione dell’Inter, fino a qui, è stata un rollercoaster di emozioni e un sali e scendi di prestazioni. In questo modo sarà difficile vincere qualcosa ma la base per lavorare affinché le cose si sistemino e migliorino c’è eccome. Ecco, magari un ritorno definitivo di Lukaku e un aiuto dal mercato con l’acquisto di un giocatore veloce e abile nell’uno contro uno potrebbero aiutare.