I compiti per le vacanze fatti da Simone Inzaghi. Lo svolgimento con il Salisburgo
Che si parli di vacanze solo per la pausa di Ottobre della Nazionale poco importa, Simone Inzaghi aveva ricevuto dei compiti a casa per le vacanze da parte del campionato, e si può dire che il ragazzo si applica ed è responsabile e ha svolto le incombenze al meglio.
Il pareggio snervante contro il Bologna aveva lasciato due doveri all’Inter: imparare a gestire il vantaggio nello specifico, come richiesto a gran voce dall’intero interismo; ma più in senso lato, saper vincere senza necessariamente essere costretti a giganteggiare per tutta la partita, perché una grande squadra deve saper condurre in porto anche le gare dove applica più il mestiere che la superiorità, e perché molto più prosaicamente non puoi essere eternamente condannato a brillare per 90 minuti per vincere, nessuno può sostenere alla lunga un ritmo simile.
A Torino l’Inter ha fatto proprio questo: magari gestire il vantaggio stavolta è poco rappresentativo, perché l’Inter passa avanti prima del 60’ e in un momento di particolare calo del Torino fino a quel momento coriaceo; ha pesato invece e parecchio finalmente l’impossessarsi della partita seppur non grazie a una prestazione scintillante. Saper vincere pur giocando male. Ecco l’Inter non ha assolutamente giocato male, ma certamente fino al vantaggio era stata una prestazione mestierante in una partita tignosa, e dopo non ha dominato in lungo e in largo ma è stata chirurgica ed efficace.
Quanto di questo può applicarsi contro il Salisburgo? Normalmente in verità in Champions per vincere devi fare la prestazione, il mestiere non basta, ma magari l’Inter potrebbe continuare sulla falsariga del cinismo. Il Salisburgo è riuscito a scivolare fuori dai primi due posti nonostante alla prima giornata abbia clamorosamente vinto a Lisbona, dunque è lecito attendersi un avversario ben più avvelenato per fare risultato di quanto non lo fosse alla seconda giornata. Tanto più che nel doppio confronto in due settimane con l’Inter rischia di chiudere anticipatamente la sua esperienza.
Il Salisburgo sta soffrendo l’impegno europeo: sconfitta e pareggio in campionato dopo i due turni di Champions, ed è persino rientrato dalla sosta nazionali perdendo 0-1 cin casa contro il Lask Linz. Un campionato dove era solito dominare. Tanto più che le due sconfitte a domicilio già collezionate in due mesi di campionato, precedentemente ci aveva messo ben 3 anni per assommarle. Bisognerà stare attenti alla freschezza di Koita e Konate davanti, supportati dalla fisicità del figlio dell’ex, Roko Simic. Ma il 4-3-1-2 salisburghese sarà amministrabile soprattutto con cura difensiva. Quella, un obbligo a prescindere dai compiti per le vacanze.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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