Dagli strali di Conte alla pacatezza di Inzaghi. Ad oggi nessun contatto col Barça per Sanchez
Si cerca la programmazione e lo si fa dando fondo alle idee, quelle che hanno costruito la realtà che i nerazzurri si stanno meritevolmente godendo dal punto di vista dei risultati e della classifica, e che rivendicano ad ogni piè sospinto facendo riferimento alle vicende intricate e complicate dell’ultima estate.
Una pietra solida, angolare ed univoca, quella composta da Marotta, Ausilio e Simone Inzaghi, che comporta discontinuità di atteggiamenti nella continuità tattica che aveva invece caratterizzato il recente passato targato Conte.
Dagli strali mezzo stampa del tecnico salentino, si è passati alla ferma pacatezza che invece contraddistingue il modo di essere da parte di Simone Inzaghi. Un allenatore esigente e preparato, ma più malleabile nei rapporti rispetto a quanto non lo fosse il suo predecessore: uno per il quale il compromesso non era nemmeno contemplato.
Discorso valido sia dal punto di vista delle scelte che hanno accompagnato i mesi estivi, alcune programmate ed altre imposte in corso d’opera; che dal punto di vista della quotidianità del Suning Training Center.
In tal senso colpiscono le parole di Barella, uno che da Conte è stato lanciato e valorizzato, ma che in un paio di circostanze ed a stretto giro di posta ha lasciato intendere come l’arrivo del nuovo tecnico abbia rappresentato una liberazione dal punto di vista tattico oltre che un parziale sollievo dal punto di vista gestionale.
Intendiamoci, nemmeno un accenno di critica velata a chi c’era prima e rappresenta una primizia assoluta ed a livello mondiale per quanto riguarda la capacità di allenare e di costruire progetti, ma piuttosto una sottolineatura che il cambiamento nelle modalità stabilite dalla società abbia rappresentato esattamente l’ingrediente che serviva per poter raggiungere i picchi di rendimento e di risultati ai quali l’Inter mira.
Di qui procedono le discussioni con vista sul mercato, a partire dai rinnovi di contratto che dovrebbero soddisfare sia Brozovic che Perisic per le rispettive permanenze a Milano, sia Dimarco che è pronto a rinnovare sino al giugno del 2026.
E poi il capitolo Alexis Sanchez, uno che voleva giocare prima esattamente come vorrebbe fare adesso, ma che probabilmente si sente più coinvolto ora nel progetto rispetto a quanto non fosse accaduto dodici mesi fa.
Il Barcellona ha espresso interesse, ma non lo ha ancora fatto con l’Inter. Poco altro da aggiungere, di conseguenza, alle notizie delle ultime ore.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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