Cosa deve ancora temere l'Inter: attenzione alla Roma, Lukaku è tornato a fare le sue provocazioni infantili

Cosa deve ancora temere l'Inter: attenzione alla Roma, Lukaku è tornato a fare le sue provocazioni infantiliTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 8 febbraio 2024, 22:51Editoriale
di Lapo De Carlo

Ci sono molti modi per certificare la supremazia in un Campionato. La vittoria in uno scontro diretto è quello più diretto ed efficace. Fa bene però Inzaghi a mantenere un basso profilo e dire che non è avvenuto ancora niente di significativo. La lezione di due anni fa conta. L'Inter-Juve di domenica è l'equivalente di quell'Inter-Milan, con lo scontro diretto che vedeva l'Inter con un netto vantaggio in classifica e l' 1-0 a proprio favore, fino ad un quarto d'ora dal termine. Dopo quel derby il vantaggio venne dilapidato, la gara da recuperare venne persa e il Milan non sbagliò più nemmeno una gara. Qui la situazione non è identica ma ci sono delle similitudini. 

Con la Juve, l'Inter ha preso in mano la sua storia ma già a Roma può tornare in discussione. Può farlo sempre, anche se piace pensare che alla fine vinca sempre il più forte. In effetti se si trattasse di qualunque altra squadra non avremmo esitazioni nel definire il Campionato già indirizzato, ma nella storia i bianconeri hanno vinto Campionati già persi, contro rivali persino migliori di loro. Il vantaggio di questo periodo è legato alla partita ogni 7 giorni che l’Inter ha potuto preparare, riuscendo a vincere praticamente sempre, anche se non facilmente. Con il Verona è andata bene, visto il rigore fallito dagli ospiti allo scadere, con il Monza la vittoria più larga con la Fiorentina, stessa situazione, con la Juventus un altro successo fondamentale ma di misura. Diciotto vittorie ma mai scontate, in un torneo dove non basta avere un ruolino praticamente identico a quello del Napoli dell’anno scorso.

La vicinanza in classifica di Allegri “costringe” Inzaghi a non abbassare mai la concentrazione ma il vantaggio di giocare come i rivali una volta a settimana è terminato. Da ora ci saranno match ogni tre giorni e praticamente tutti complicatissimi. Le due sfide con l’Atletico e quella di recupero con l’Atalanta in mezzo agli altri impegni significano uno sforzo fisico e mentale notevolissimo, anche per chi, come l’Inter, è più forte e lo sta dimostrando da inizio Campionato.

Lautaro e Thuram non hanno ricambi ed è questo il vero pensiero. Arnautovic non riesce proprio a segnare, nemmeno quando si trova uno contro uno come nella partita con la Juventus. La sensazione è che se trovasse una rete nelle prossime settimane potrebbe sbloccarsi e dare un contributo maggiore. Sanchez ha un’altra considerazione di sé stesso ma per età e caratteristiche non riesce più ad incidere. Non segna ed è anarchico.
Nonostante queste premesse i due dovranno essere schierati più di quanto avvenuto nel 2024, per non rischiare affaticamenti delle due punte.



A proposito del captano nerazzurro la trattativa per il rinnovo verrà chiusa con un lieto fine, solo non con tempi precisi. Ballano due milioni ma ci sono altri dettagli da limare. Il fatto che il giocatore abbia desiderio di restare è determinante ma anche lo sforzo che deve fare il club è fuori dalla politica intrapresa.

Sabato alle 18 intanto si va all'Olimpico, in un campo che diventa molto più complicato di quanto avrebbe potuto essere solo un mese fa. La Roma viaggiava male, con un gioco ruvido e poco appariscente, tra molte assenze e un Mourinho corrucciato. Oggi ritroviamo una squadra che ha sfruttato il calendario e ottenuto tre vittorie consecutive, con un gioco rinnovato, palla a terra e un De Rossi acclamato. La fiducia genera energie e fa andare i giocatori oltre i propri limiti. Lukaku è tornato a fare le sue provocazioni infantili e lo stadio sarà caricato al massimo. Pareggiare a Roma non sarebbe uno scandalo, come non lo sarebbe stato nemmeno a Firenze ma oggi, anche con il vantaggio in classifica, una mancata vittoria significherebbe ridare ossigeno e speranza ad una Juventus che avrà una gara relativamente semplice con l'Udinese. 

Saperlo prima aiuta. Per i trionfalismi c'è tempo a maggio. 

Amala